Odio l’estate: ecco com’è il ritorno al cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo

Il decimo film del trio comico milanese debutta in sala il 30 gennaio e segna un doppio ritorno

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“Adesso ascolterai le stupidate che diciamo”, dice Aldo alla mamma che lo bacia con amore al termine della proiezione per la stampa di Odio l’estate, il ritorno al cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo. Il decimo film dei tre debutta in sala il 30 gennaio e segna un doppio ritorno: quello del trio dopo la (momentanea) separazione e quello del loro storico regista Massimo Venier, di nuovo dietro la macchina da presa.

Odio l’estate, recensione del film

Distribuito da Medusa in 500 copie, Odio l’estate ha il profumo malincomico della grande tradizione della commedia estiva e vacanziera, quella su sogni, ansie e disillusioni del cosiddetto italiano medio.

Aldo, Giovanni e Giacomo scelgono di mettere in scena se stessi: tre milanesi (ma uno è sempre terrone) completamente diversi l’uno dall’altro.

Il primo è un ipocondriaco che preferisce passare per nullafacente piuttosto che ammettere di farsela sotto dalla paura ad affrontare la vita. È sposato (con Maria Di Biase), ha tre figli, un cane di nome Brian e una passione smodata per Massimo Ranieri, che appare in un divertente cameo live a Santa Marinella.

Il secondo è un maniaco di regole e precisione, ha moglie (Carlotta Natoli) e figlia e un’antica attività di famiglia sull’orlo del fallimento. Il terzo  è uno stimato e ricco dentista con moglie repressa (Lucia Mascino) e figlio in crisi preadolescenziale.

Il cast del film Odio l'estate
Il cast del film (foto: Paolo Galletta)

Tutte e tre le famiglie sono in viaggio per la Puglia, dove hanno scelto di trascorrere le vacanze. Ma ecco il disguido dell’agenzia che fa ritrovare tutti sotto lo stesso tetto: la casa presa in affitto è la medesima e così, su consiglio del locale maresciallo (Michele Placido: è il suo personaggio l’elemento comico più riuscito del film), la convivenza forzata diventa una necessità.

“È un film corale – spiega Aldo – che rispetta le nostre storie e il nostro modo di vedere la comicità”.

Accurato nella regia e nella scrittura, che punta più alla complessità dei personaggi che alla riuscita di gag e tormentoni, Odio l’estate sfrutta proprio il sapore dei primissimi film del trio – con tanto di autocitazioni dall’intramontabile Tre uomini e una gamba, dalla sfida a calcio in spiaggia (contro il Papeete) al road movie fino al ricovero in ospedale – mettendo quel bagaglio al servizio di sentimento e comicità.

Aldo e Giovanni in una scena del film Odio l'estate
Aldo e Giovanni, beach soccer come ai tempi di Tre uomini e una gamba (foto: Paolo Galletta)

Complici i giovani attori e le tre bravissime attrici, si respira un’atmosfera familiare e di complicità. Si ride tra le lacrime, anche se quello che manca è un po’ di sana cattiveria per graffiare e lasciare il segno. “I silenzi più intimisti che esprimono i sentimenti dei personaggi? La verità – rivela Giovanni – è che Aldo e Giacomo sul set non si ricordavano un cazzo!”.

“È una domanda perfida”, risponde Giacomo a chi gli chiede cosa voterebbero i loro personaggi. “Sono tipologie umane – aggiunge – e comunque si scelga in politica, è sempre un puttanaio. Noi ci divertiamo più a tratteggiare dei caratteri”.

Maria Di Biase, Lucia Mascino e Carlotta Natoli in una scena del film Odio l'estate
Maria Di Biase, Lucia Mascino e Carlotta Natoli (foto: Paolo Galletta)

Aldo Giovanni e Giacomo, film al cinema dal 30 gennaio

Ciliegina sulla torta sono le musiche di Brunori, il cantautore indie più quotato in circolazione e fresco di pubblicazione del quinto album in studio, Cip!. “Devo ad Aldo, Giovanni e Giacomo tantissime risate – racconta –, condivise con la mia famiglia, in particolare con mio padre, uno che lavorava tanto e non vedevamo mai, tanto che in terza media mi ha detto ‘Ma chi sei?’. All’inizio ero insicuro di voler curare le canzoni del film, poi la natura agrodolce della sceneggiatura mi ha convinto: abbiamo lavorato alla vecchia maniera con il mio gruppo inserendo la gioia e la malinconia”.

Con la giusta distanza dalla comicità fisica e surreale a tutti i costi, Odio l’estate ha molti limiti (specie quando il ritmo narrativo cala) ma riesce nell’intento di inquadrare ipocrisie, crisi e inquietudini contemporanee, sempre senza volgarità. Ad Aldo, Giovanni e Giacomo serviva proprio una vacanza gomito a gomito per superare le differenze e per svelare, con disperata ironia, gioie e dolori di ogni legame umano.

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