Arriva Venezia 80: i film imperdibili alla Mostra del Cinema 2023

Dai biopic "Ferrari" e "Priscilla" all'apertura con "Comandante", ecco i titoli più attesi e quando arriveranno in sala

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Scene di Ferrari, Priscilla e Comandante, tre dei film in Concorso a Venezia 80
Scene dei film Ferrari, Priscilla e Comandante

Venezia 80 comincia ufficialmente mercoledì 30 agosto e si chiude sabato 9 settembre. L’edizione 2023 della Mostra del Cinema ha Caterina Murino come madrina della cerimonia di apertura, trasmessa in diretta su Rai Movie a partire dalle 18:45. La rete copre l’evento ogni giorno in seconda serata con il contenitore Venezia Daily, che passa anche in terza serata su Rai 2. Ma quali sono i film imperdibili che passeranno in gara e fuori concorso?

Venezia 80: film in Concorso da non perdere

Il programma della Mostra del Cinema di Venezia è ricco come al solito. Quest’anno, complice lo sciopero degli attori e sceneggiatori di Hollywood, sono tanti i titoli italiani in gara: ben sei su un totale di ventitre. C’è grande attesa per Comandante di Edoardo De Angelis, il biopic con Pierfrancesco Favino che sarà il primo film a venire proiettato proprio il 30 agosto. L’attore si trasforma ancora una volta in un personaggio realmente esistito e da Bettino Craxi diventa Salvatore Todaro, il comandante della Marina fascista che durante la Seconda guerra mondiale affondò una nave belga e poi portò in salvo i naufraghi nemici. L’uscita nelle sale è prevista per febbraio 2024.

Il trailer di Comandante di Edoardo De Angelis

Gli altri cinque italiani abbracciano generi diversi. Adagio di Stefano Sollima chiude la trilogia noir del regista romano cominciata con ACAB – All Cops Are Bastards e proseguita con Suburra. Protagonista un ragazzo nei guai per alcune foto compromettenti e aiutato da due ex criminali amici di suo padre. Stellare il cast: ancora Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini, Gianmarco Franchini, Francesco Di Leva, Lorenzo Adorni e Silvia Salvatori. Uscita prossimamente con Vision Distribution.

Enea di Pietro Castellitto promette qualcosa di completamente diverso: “un gangster movie senza la parte gangster”, in cui due amici (Castellitto e Giorgio Quarzo Guarascio) si dividono tra droga e malavita, famiglia e passione per il volo. Pure in questo caso distribuisce prossimamente Vision Distribution. Finalmente l’alba di Saverio Costanzo si ispira al caso Wilma Montesi (giovane attrice trovata morta sulla spiaggia di Torvaianica nell’aprile del 1953) e torna nella Cinecittà della Hollywood sul Tevere, dove una giovane comparsa (Lily James) accetta l’invito di un gruppo di famosi attori americani a trascorrere con loro una notte mondana che la trasformerà per sempre. Nel cast Willem Dafoe e Alba Rohrwacher, moglie del regista. L’uscita in sala è prevista il 14 dicembre.

Il trailer di Finalmente l’alba di Saverio Costanzo

Attesissimo è Io capitano di Matteo Garrone, l’odissea di due giovani migranti senegalesi che attraversano l’Africa e mille pericoli per raggiungere l’Europa e il sogno di una vita migliore. 01 Distribution porta il film al cinema quasi in contemporanea con Venezia, a partire dal 7 settembre.

Sesto e ultimo italiano in gara è Lubo di Giorgio Diritti, adattamento del romanzo Il seminatore di Mario Cavatore. Franz Rogowski è il protagonista Lubo Reinhardt, un artista di strada zingaro che nella Svizzera del 1939, dove l’opera Bambini della strada porta avanti un programma di rieducazione per sradicare la piaga del nomadismo, viene arruolato nell’esercito per difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. L’uscita, in questo caso, è fissata al 9 novembre.

Franz Rogowski in una scena del film Lubo
Franz Rogowski è Lubo Reinhardt nel film di Giorgio Diritti (foto: 01 Distribution)

Venezia 2023, Festival fa il pieno di film imperdibili

Nel Concorso di Venezia 80 sono imperdibili almeno altri otto film. Dogman di Luc Besson segna il ritorno del regista francese (assolto dalle accuse di stupro all’attrice Sand Van Roy) con la toccante storia di un bambino dall’infanzia negata che trova la salvezza attraverso l’amore dei suoi cani. El conde di Pablo Larraín è una commedia dark che riporta il regista di Tony Manero, Post Mortem e No nel Cile di Pinochet, trasformato da dittatore assassino a vampiro immortale che vive nascosto in una villa in rovina.

Ferrari di Michael Mann è il biopic che il maestro americano ha dedicato al mito Enzo, raccontato nell’estate decisiva del 1957. Nel cast Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Sarah Gadon, Gabriel Leone, Jack O’Connell e Patrick Dempsey: uscita in Italia il 30 novembre. Maestro di Bradley Cooper (su Netflix dal 20 dicembre) è il secondo biopic in gara: la vita e l’opera del compositore Leonard Bernstein e il suo legame con la moglie Felicia Montealegre Cohn, interpretata da Carey Mulligan. Terzo biopic in competizione è Priscilla di Sofia Coppola, dall’autobiografia di Priscilla Presley (a interpretarla è Cailee Spaeny) sugli anni che ha vissuto da giovane a Graceland accanto ad Elvis (l’australiano Jacob Elordi).

Il teaser di Priscilla di Sofia Coppola

Atmosfere completamente differenti in The Killer di David Fincher, dalla graphic novel di Alexis “Matz” Nolent e Luc Jacamon: una caccia all’uomo internazionale che coinvolge la missione (e l’etica) di un assassino professionista senza nome. Cast dominato da Michael Fassbender e Tilda Swinton. Guillaume Canet e Alba Rohrwacher sono invece i protagonisti di Hors saison di Stéphane Brizé (prossimamente al cinema con I Wonder), dolente storia d’amore tra un attore famoso e un’insegnante di piano. L’altro titolo francese da tenere d’occhio è La Bête del geniale Bertrand Bonello con una strepitosa Léa Seydoux.

Promette discussioni e brividi Poor Things di Yorgos Lanthimos, trasposizione del romanzo di Alasdair Gray con Emma Stone nei panni di Bella Baxter, una donna riportata in vita da uno scienziato geniale ma folle (Willem Dafoe) e assecondata nel suo desiderio di libertà da un avvocato senza scrupoli (Mark Ruffalo). In pratica, un Frankenstein femminista. In Italia distribuisce Disney dal 12 ottobre.

Festival Cinema Venezia 2023: Fuori Concorso stellare

Non è da meno il Fuori Concorso. Coup de chance di Woody Allen è il ritorno a Parigi del regista newyorkese e il suo cinquantesimo film: una commedia sentimentale tinta di giallo su una coppia felicemente sposata (Lou de Laâge e Melvil Poupaud) che finisce in crisi quando lei ritrova per caso un ex compagno di liceo (Niels Schneider) e perde la testa per lui. In sala prossimamente con Lucky Red. Attesissimo è pure The Palace di Roman Polanski, commedia grottesca ambientata nel 1999 al Palace Hotel, un lussuoso hotel sulle montagne della Svizzera frequentato da ricconi, vip e manager. Curioso il cast con Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Luca Barbareschi, Fortunato Cerlino e Mickey Rourke. Al cinema dal 28 settembre.

The Wonderful Story of Henry di Wes Anderson è il mediometraggio che porta sugli schermi il racconto breve La meravigliosa storia di Henry Sugar di Roald Dahl (nel cast Ralph Fiennes, Benedict Cumberbatch, Dev Patel, Ben Kingsley e Richard Ayoade: prossimamente su Netflix), mentre Aggro Dr1ft di Harmony Korine vede il regista di Gummo e Spring Breakers alle prese con il sottobosco criminale (e psichedelico) di Miami. Hit Man di Richard Linklater mischia commedia, thriller e dramma psicologico per raccontare la storia di un sicario sui generis di New Orleans (Glen Powell) che infrange il suo codice etico per aiutare una donna in fuga dal fidanzato violento.

Dall’Europa sono molto attesi L’ordine del tempo di Liliana Cavani (dal romanzo di Carlo Rovelli, con Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo e Ksenia Rappoport nel cast: al cinema dal 31 agosto) e lo spagnolo La sociedad de la nieve di J.A. Bayona (prossimamente su Netflix), survival movie dal libro dell’uruguaiano Pablo Vierci che ricostruisce il disastro aereo sulle Ande del 1972 e la lotta per la vita dei sopravvissuti. Commozione, infine, per The Caine Mutiny Court-Martial di William Friedkin: è un teso dramma giudiziario sul processo per l’ammutinamento di una nave guidata da un capitano tirannico e instabile (nel cast Kiefer Sutherland, Jason Clarke e Jake Lacy) e l’ultimo film del geniale regista americano, scomparso il 7 agosto scorso all’età di 87 anni.

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