Woody Allen torna a Venezia ma è contestato sul red carpet: “Stupratore!”

A Venezia 80 il regista è fuori concorso con il suo 50esimo film "Coupe de Chance", ma non gli vengono risparmiate critiche feroci

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Woody Allen a Venezia
Woody Allen a Venezia

Nel ricco programma di Venezia 80 spicca il ritorno di Woody Allen nel Fuori Concorso con Coupe de Chance, il 50esimo (e forse ultimo) film della sua lunga carriera, girato a Parigi e interpretato da Lou de Laâge, Melvil Poupaud e Niels Schneider. Tuttavia, all’arrivo sul red carpet della Mostra, al regista non sono state risparmiate aspre critiche. Una trentina di donne assiepate dietro le transenne hanno accolto il passaggio del maestro newyorkese sul tappeto rosso con urla e schiamazzi.

Woody Allen a Venezia 2023: scoppia la protesta

La contestazione a Venezia 2023 si deve alle accuse di molestie sessuali, dalle quali Allen – uno dei nomi più attaccati dal movimento #MeToo – è stato completamente scagionato per due volte. “Stupratore! Abbasso il patriarcato! Spegnete i riflettori sugli stupratori!”, hanno urlato al regista le contestatrici, molte a seno nudo. In un volantino diffuso dalle donne, viene criticata la presenza al Lido di Allen, Roman Polanski (reo confesso per un rapporto avuto con la modella minorenne Samantha Geimer nel 1977) e Luc Besson, anche lui assolto da ogni accusa di stupro all’attrice Sand Van Roy.

“Quest’anno la Biennale del Cinema di Venezia ha scelto di dare spazio a registi coinvolti in vicende di violenze sessuali contro donne, anche minorenni. Le scuse, accampate dal direttore Alberto Barbera, seguono il vecchio copione della distinzione tra uomo, responsabile davanti alla legge, e artista il cui genio non è mai giudicabile poiché superiore e libero da responsabilità terrene. Non fareste mai sfilare sul red carpet chi ha agito, solo per citare gli ultimi casi, gli stupri di Palermo, Caivano e Milano”, si legge nel manifesto.

Woody Allen con Vittorio Storaro sul set di Colpo di fortuna

Woody Allen, ultimo film a Venezia: “Nessuno si è mai lamentato di me”

Assalito dalle proteste, Woody Allen è andato via senza dare troppa importanza alle contestazioni e ha detto la sua in merito nel corso della conferenza stampa di presentazione di Coupe de Chance, distribuito prossimamente al cinema da Lucky Red con il titolo Colpo di fortuna. “Penso che qualsiasi movimento in cui ci sia un beneficio reale, in cui si fa qualcosa di positivo, diciamo per le donne, sia una buona cosa. Quando diventa estremista, è sciocco. Ho letto casi in cui la situazione è stata molto vantaggiosa per le donne, e questo è positivo. Invece è sciocco quando non è realmente una questione femminista o una questione di ingiustizia nei confronti delle donne. Quando si è troppo estremi nel cercare di trasformarlo in un problema quando, in realtà, la maggior parte delle persone non lo considererebbe un’offesa”, spiega l’87enne regista di New York.

Denunciato dai figli, Allen è stato prosciolto da ogni accusa. Il fatto che ci siano ancora proteste nei suoi confronti, “mi fa sempre pensare che forse alla gente piace l’idea che persista”. “La vicenda è stata indagata da due grandi organi investigativi. Ed entrambi, dopo lunghe e approfondite indagini, hanno concluso che queste accuse non avevano alcun fondamento, il che è esattamente quello che ho scritto nel mio libro A proposito di niente”, specifica il regista. In fondo, “ho lavorato con centinaia di attrici, attrici sconosciute, star, attrici di medio livello: nessuno si è mai lamentato e non c’è niente di cui lamentarsi”.