Luca Ward non ha mai parlato prima d’ora della malattia di sua figlia Luna. L’attore rompe il silenzio sull’argomento in un’intervista concessa a 7, il settimanale del Corriere della Sera. L’occasione è l’arrivo del libro Il talento di non essere nessuno, l’autobiografia del doppiatore pubblicata da Sperling & Kupfer e uscita il 30 marzo. Ma non solo. Ward racconta che la figlia è affetta dalla sindrome di Marfan, una malattia genetica rara che, “nel suo caso, incide soprattutto sull’apparato scheletrico”.
Luca Ward: Luna ha la sindrome di Marfan
La sindrome di Marfan colpisce il tessuto connettivo e ha tra le sue manifestazioni delle forme di sintomatologia agli occhi, alla pelle e alle ossa. Al momento non esistono terapie risolutive. Si può però cercare di intervenire su sintomi specifici, specialmente a livello cardiovascolare.
Voce italiana di 007 e del gladiatore Russell Crowe, Ward spiega di aver deciso di parlarne perché colpito da un dato molto preoccupante: nel 2020, secondo l’Istat, l’Italia ha avuto 30mila morti in più rispetto a quelli attribuiti al Covid e a quelli attesi per le altre patologie. Vittime silenziose, lontane dai riflettori mediatici.
L’ex concorrente di Tale e Quale Show è stato sposato per 25 anni con la doppiatrice Claudia Razzi, la voce italiana di Helena Bonham Carter e Meg Ryan. Nel luglio del 2013 si è risposato con l’attrice Giada Desideri, dalla quale ha avuto due figli: Lupo nel 2007 e di Luna nel 2009. Lui e la moglie hanno scoperto la malattia di Luna nove anni fa.
“D’accordo con lei, che ha 11 anni e con Giada – spiega al Corriere –, ho deciso di parlarne adesso perché la pandemia ci ha fatto capire che l’accelerazione sulla ricerca è possibile: i vaccini Covid li abbiamo avuti in pochissimo tempo grazie a fortissimi investimenti economici. Noi ci siamo trovati in guai seri perché Luna viene curata a Lione…”.
Luca Ward: malattia figlia “deve farci capire importanza della ricerca”
La preoccupazione del Duca Ranieri di Elisa di Rivombrosa si concentra sulla questione per i risvolti che rischiano di assumere i ritardi nella ricerca e nei trattamenti preventivi registrati in questi mesi di lotta al Covid.
“A marzo 2020, doveva fare un corsetto nuovo e non ci è stato permesso di andare in Francia – confessa Ward –. Ora, la curvatura della sua schiena è al 68 per cento ed era invece al 32. Lo stop nelle cure ha provocato un aggravamento importantissimo. Ne parlo per far capire quanto la ricerca sia importante”.
Il talento di non essere nessuno è dedicato proprio a Luna e a “tutti quelli che credono di non farcela”. Ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, Ward ha ricordato anche in tv che “se la ricerca riceve denaro e risorse, può progredire molto più rapidamente. Se noi diamo tanto loro vanno veloci, trovano le cure. A me non interessano i governi, a me interessano le persone perché siamo noi che possiamo fare la differenza. È molto importante, ne va della nostra vita”.
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