Se non lo sapessimo, faremmo fatica a riconoscerlo. Già, perché uno degli attori più talentuosi del cinema italiano che vedete qui sotto, in realtà, è Elio Germano, osannato da pubblico e critica per film come Mio fratello è figlio unico, La nostra vita e Il giovane favoloso. Il film è Volevo nascondermi, il biopic dedicato al pittore e scultore Antonio Ligabue prodotto da Palomar e in Concorso al Festival di Berlino 2020.
Volevo nascondermi: Elio Germano è Ligabue
Germano indossa i panni di Antonio Costa, conosciuto come Ligabue, ovvero “il pittore che si credeva una tigre”.
Il film, nelle nostre sale dal 27 febbraio, ricostruisce le straordinarie vicende che hanno caratterizzato la vita del pittore naïf, tra i più importanti artisti del XX secolo e uno dei maestri dell’arte contemporanea.
Il regista Giorgio Diritti ripercorre una vita di durezze (l’infanzia a Zurigo, figlio di un’emigrante italiana affidato a una coppia di svizzeri tedeschi) con i toni della fiaba. Il giovane Antonio campa con lavori saltuari da contadino, peregrina senza meta, vive in una capanna al freddo e alla fame.
Malato di gozzo e rachitismo, Ligabue viene espulso dalla Svizzera nel 1919 e arriva in Italia senza conoscere una parola d’italiano. Già nel 1917, dopo una violenta crisi nervosa, era stato ricoverato per la prima volta in un ospedale psichiatrico.
Per riempire il vuoto della solitudine e della fame, Toni comincia a dipingere. I suoi soggetti sono particolari per uno che si ritrova a vivere a Gualtieri, tra i pioppeti delle golene del Po: tigri, gorilla, leoni, giaguari.
Grazie all’incontro con Renato Marino Mazzacurati, “El Tudesc” (come lo chiamano i compaesani) scopre che l’arte può diventare l’unico mezzo con cui comunicare e farsi riconoscere dal mondo.
Diritti, il regista di Un giorno devi andare, L’uomo che verrà e Il vento fa il suo giro, si concentra sulla nascita del suo genio artistico, ma anche sulle battaglie di Ligabue con il regime fascista che vuole nascondere i diversi, i rapporti con la comunità locale, e il desiderio di riscatto che con la fama gli consente di ostentare un raggiunto benessere.
Elio Germano Ligabue: Volevo nascondermi arriva al cinema
Nel cast, oltre a Germano ancora una volta in prima linea quando si tratta di sfide trasformiste, anche Gianni Fantoni (è l’industriale Antonini), Dagny Gioulami (Elise, la madre adottiva svizzera) e Pietro Traldi, che interpreta Mazzacurati, la cui madre ha il volto di Orietta Notari.
Ligabue ragazzo e bambino è interpretato rispettivamente da Oliver Ewy e da Leonardo Carrozzo. Andrea Gherpelli, già visto in Don Matteo e Che Dio ci aiuti, ha infine il ruolo di Andrea Mozzali, lo scultore che fa dimettere Toni dall’ospedale e che lo ospita a casa sua a Guastalla.
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