La storia di Wanna Marchi diventa una serie Netflix ed è già polemica

Debutta il 21 settembre sulla piattaforma streaming il documentario in quattro episodi sulla controversa televenditrice

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Wanna Marchi
Wanna Marchi

È stata condannata a 9 anni e 6 mesi di carcere per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione a delinquere. Oggi, scontata la pena e pagato il suo debito con la giustizia, Wanna Marchi diventa protagonista di una delle produzioni originali più attese che la divisione italiana di Netflix lancerà in autunno sulla piattaforma. Wanna è la docu-serie in quattro episodi prodotta da Gabriele Immirzi per Fremantle Italia e dedicata alla controversa ed eccessiva ex regina delle televendite.

Wanna: Netflix racconta l’ex televenditrice

Scritta da Alessandro Garramone e Davide Bandiera e diretta da Nicola Prosatore sullo stile dell’altrettanto discussa SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano, Wanna ripercorre la vicenda personale e giudiziaria della teleimbonitrice più famosa d’Italia e di sua figlia Stefania Nobile.

Bolognese, nata nel 1942 in una famiglia di contadini, Wanna Marchi diventa un vero e proprio personaggio pubblico negli anni Ottanta, spopolando sulle reti locali grazie al tono chiassoso, aggressivo e sfacciato col quale promuove le sue miracolose creme dimagranti e antirughe.

Quando il settore cosmetico cala e le finanze personali entrano in crisi, Marchi si reinventa. Insieme alla figlia e al “Maestro di vita” Mario Pacheco Do Nascimento, si apre all’esoterismo e comincia a vendere amuleti, numeri “fortunati” per il Lotto e consulti per “guarire” dalle malattie.

Wanna Marchi
Wanna Marchi oggi (foto: Netflix)

Wanna Marchi, Netflix ripercorre storia e truffe

È l’inizio della fine. La Ascié, la società che hanno fondato, truffa per milioni di euro i malcapitati, persone fragili alle quali vengono addirittura estorti soldi sotto minaccia. I clienti frodati sono 132 e sporgono formale denuncia contro il trio: il raggiro arriva a toccare quota 63 miliardi di euro.

Dopo la condanna e la prigione, convertita nel 2011 in semilibertà, Marchi si ritira dalle scene. I passanti della Stazione Centrale di Milano la vedono spesso lavorare in un bar di via Napo Torriani, lontana (almeno in apparenza) da quella personalità narcisistica e priva di qualsiasi empatia e senso di colpa. Gli autori di Wanna hanno raccolto 22 testimonianze girando 60 ore di interviste esclusive. A queste hanno aggiunto immagini tratte da oltre 100 ore di materiali d’archivio.

Ecco come sarà la docu-serie true crime nel primo teaser ufficiale lanciato sul web. Leggendo i commenti al video, gli utenti (per ora) hanno pochi dubbi: “Come mitizzare i truffatori”, “Mai dare risalto a questa gente”, “Sempre più in basso”, “Spero che almeno non l’abbiano pagata”. L’appuntamento è per il 21 settembre su Netflix.

Il teaser ufficiale di Wanna

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