Grande Fratello Vip, gli sponsor prendono le distanze dal reality per le frasi di Katia Ricciarelli

Gli insulti razzisti della soprano a Lulù Selassiè mandano in tilt Mediaset: arriverà la squalifica per mettere a tacere le cose?

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Un primo piano di Katia Ricciarelli al Gf Vip
Katia Ricciarelli

Le dichiarazioni razziste e omofobe di Katia Ricciarelli al Grande Fratello Vip stanno mettendo in forte imbarazzo Mediaset e i produttori di Endemol Shine Italy. Dopo gli insulti della soprano a Lulù Selassiè, la 23enne di origini etiopi definita una “scimmia” che dovrebbe andare a scuola nel suo Paese (ovvero l’Italia) “che forse non ti hanno insegnato niente”, gli sponsor si dissociano dal reality di Canale 5.

Grande fratello, Givova si dissocia dal reality

Dopo le proteste di telespettatori e giornalisti, Mikado – i produttori dei famosi biscotti ricoperti di cioccolato – fa sapere di aver segnalato alla produzione del programma “alcuni avvenimenti”. La società si dichiara “da sempre sostenitore di valori come rispetto e inclusione e ci dissociamo da qualsiasi comportamento dei concorrenti non coerente con i nostri valori”.

Givova è sulla stessa lunghezza d’onda. L’azienda di abbigliamento sportivo di Scafati “da sempre condivide i più nobili valori legati all’educazione, alla correttezza e al rispetto delle regole, elementi irrinunciabili che devono contraddistinguere tanto lo sport quanto la vita”. È per questi motivi che Givova annuncia sui social di prendere le distanze dai comportamenti che all’interno del Grande Fratello Vip non sono “consoni ai valori etici e morali, assolutamente indispensabili nella vita e nel gioco”.

Un primo piano di Katia Ricciarelli
Katia Ricciarelli al Gf Vip (foto: MediasetPlay)

Katia Ricciarelli Gf Vip, sponsor imbarazzati per il suo razzismo

Come se non bastassero gli insulti razzisti, Katia Ricciarelli ha anche apostrofato Selassiè con un “se fossi come te mi sparerei” in presenza di Manuel Bortuzzo. Non solo. La soprano si è resa protagonista di numerose uscite omofobe, sin da quando ha commentato il racconto di una avventura omosessuale giovanile di Giucas Casella come qualcosa che “non lo so se è normale”.

La Ricciarelli ha inoltre definito Alex Belli “un po’ ricchione” e “frocio”, ha domandato se Biagio D’Anelli fosse “normale” e bollato Giacomo Urtis e Valeria Marini come “due donne”. Per non farsi mancare la cattiveria nei confronti del mondo femminile, ha apostrofato Miriana Trevisan come la “tenutaria del casìno”.

Questi comportamenti discriminatori sono avallati dal silenzio del conduttore Alfonso Signorini e giustificano le parole di Raz Degan, che ha definito il reality “una casa piena di spazzatura“.

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