Giorgio Pasotti esce allo scoperto: “Contro Giorgia Meloni c’è un accanimento barbaro”

In vista delle elezioni, l'attore difende la leader di Fratelli d'Italia e si sottrae alla tendenza di attrici e attori di sinistra di offendere e insultare gli avversari

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Giorgio Pasotti e Giorgia Meloni
Giorgio Pasotti e Giorgia Meloni

Nel mondo del cinema e della televisione la tendenza di questi ultimi mesi è dare addosso a Giorgia Meloni con offese e insulti. Nessuno si è sottratto a questo gioco al massacro. La campagna elettorale di attrici e attori in vista delle elezioni del 25 settembre è stata così feroce che la leader di Fratelli d’Italia, nel corso di un comizio a Catania, si è chiesta perché “un partito stimato al 27% non abbia nemmeno un sostenitore nel mondo dello spettacolo”. La risposta arriva adesso da un insospettabile Giorgio Pasotti.

Giorgio Pasotti difende la Meloni: le sue parole

A margine della conferenza stampa di presentazione della seconda stagione di Mina Settembre, al via su Rai 1 dal 2 ottobre, Pasotti si schiera a difesa della Meloni e critica i continui attacchi che volti noti del cinema, della musica e della televisione, da Vanessa Incontrada ad Elodie, hanno sferrato nei confronti della presidente di Fratelli d’Italia.

“Questa campagna elettorale – sottolinea l’attore in un’intervista all’Adnkronos – rischia di toccare il punto più basso nei confronti degli esseri umani. La Meloni è una donna e vedo un accanimento nei suoi confronti non solo poco galante ma addirittura barbaro. Spesso ci lamentiamo perché le donne non vengono rispettate se non addirittura peggio. Questo deve valere anche per la Meloni che è innanzitutto un essere umano, a prescindere dalle proprie idee politiche”.

Come sostengono in molti ma senza mai esprimerlo pubblicamente, tra gli artisti c’è la tendenza a dichiararsi di sinistra, anche se si è di visioni diverse. L’appartenenza ad un preciso schieramento serve soprattutto per evitare grane e non avere problemi nel proprio lavoro. “Tutti gli artisti dicono di essere di sinistra? Quello che dice la Meloni – spiega Pasotti – contiene un fondo di verità, la maggior parte dei miei colleghi si dichiara di sinistra ma onestamente non so se questo sia vero o no. Ormai c’è una sorta di cartello nel quale l’arte è dichiarata di sinistra e non sono assolutamente d’accordo con questo perché io ho un sacco di colleghi che sono apolitici o di destra”.

Giorgio Pasotti e Giorgia Meloni
Giorgio Pasotti e Giorgia Meloni

Giorgio Pasotti, appello contro l’astensionismo

“Forse dire di essere di sinistra gli fa gioco – aggiunge Pasotti rivolgendosi ai colleghi trasformisti –, spero non sia così perché sarebbe un po’ squallido perché per lavorare io non ho mai venduto l’anima al diavolo e mi auguro che l’arte continui ad essere libera. Se circoscriviamo l’arte in un recinto perde la sua funzione cioè quella di creare libertà di pensiero”.

Infine, Giorgio Pasotti approfitta dell’occasione e lancia un appello contro l’astensionismo in vista delle elezioni politiche 2022. “Bisogna andare a votare, è indispensabile – conclude l’attore – e mi rivolgo agli astensionisti. Capisco l’indecisione ma è importante esprimere un voto e mi rivolgo soprattutto ai giovani perché si sta parlando del loro futuro”.

Preso di mira sui social per queste sue dichiarazioni, Pasotti ribadisce la sua posizione. “Eh niente – scrive su Twitter – si strumentalizza la qualsiasi: ribadisco, sono a difesa delle DONNE! Di sinistra, destra, centro, alte o basse, cattoliche o musulmane. La maleducazione e la cattiveria contro di loro tutte è inaccettabile”.