La rabbia di Elio: “Sono incazzato, i bimbi autistici sono dimenticati e vanno vaccinati”

Nella Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, la cantante si sfoga e lancia un appello alle regioni

3
115
Un primo piano di Elio
Un primo piano di Elio

Il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. In Italia un bambino su 77 ha disturbi dello spettro autistico e aiutare chi convive con queste patologie e le loro famiglie deve essere una priorità. Ne è convinto Elio, ovvero Stefano Belisari, il celebre frontman di Elio e le Storie Tese e papà di un bambino di 11 anni affetto da autismo. Elio è letteralmente “incazzato” con lo stato perché, soprattutto in quest’ultimo difficilissimo anno, non sta proteggendo “i più fragili tra i fragili”.

Elio: autismo? “In Italia siamo all’età della pietra”

In un’intervista concessa a Fabrizio Biasin per Libero, Elio fa il “matusa” e spiega che dal suo punto di vista “internet andrebbe regolamentato, esattamente come il traffico” perché “non è che siccome viviamo in un Paese libero allora uno può andare contromano”.

Il motivo? Il cantante è stato ferocemente criticato sui social quando ha scritto in un post “una cosa che mi sembrava sacrosanta: ‘Vaccinate i bambini autistici, aiutate loro e le loro famiglie che in Italia sono migliaia e migliaia’. I no vax mi hanno attaccato: ‘Anche tu sul carrozzone dei vaccini!’. Altri erano furibondi: ‘È il vaccino che genera l’autismo!’. Altri ancora si sono indignati: ‘Parli di bambini con l’autismo e escludi il resto dei disabili!’. Ma il motivo è semplice: tratto solo la materia che conosco”.

Belisari racconta di non farlo “per me, noi in famiglia ce la caviamo bene. La mia esperienza mi ha portato a conoscere decine di migliaia di drammi veri, non Corona che fa lo sciopero della fame, gente che ha la vita distrutta, paralizzata per colpa di uno stato che non fa niente se non propaganda il 2 aprile”.

Nella Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, Elio si espone in prima persona: ha cantato Heroes di David Bowie e Brian Eno per il cortometraggio animato Lo specchio di Lorenzo, in onda su Rai Yoyo (canale 43 del digitale terreste) e in streaming su RaiPlay. Elio ha aderito al progetto perché l’autismo è ancora sconosciuto alla stragrande maggioranza delle persone, ma teme che questa giornata importante “si possa trasformare nel solito appuntamento inutile”.

Un primo piano di Elio
Elio (foto: Facebook @@ProLocoMorbegnoPLM)

Elio ha un figlio affetto da autismo: “A me va bene, ma tutti gli altri?”

Belisari, in particolare, denuncia la solitudine delle famiglie lombarde. Ma nel resto d’Italia, dove “non esiste neanche un censimento dei ragazzi con l’autismo”, non va certo meglio. Il problema, secondo il musicista, arriva dai politici che “credono che ‘aiutare’ significhi isolare i bimbi e lasciare che la famiglia, come dire, respiri. Ma quello non è aiutarci, significa non aver capito niente. I bambini autistici possono ‘imparare a vivere’, a parlare, ma per farlo devono essere seguiti appena il problema si manifesta e da chi ha competenze specifiche attraverso la ‘terapia comportamentale’. Non dai diplomati dell’Isef…”.

Incredibile ma vero: Belisari rivela che “ci sono famiglie che dopo lotte indicibili riescono ad avere un qualche tipo di sostegno”, ma “nel 99% dei casi si traduce in un neo laureato nelle materie più disparate e senza alcuna competenza. Gli portano il tè, li accompagnano… Meglio di niente, ma così non li stai aiutando, li condanni a una non-vita”.

Nel suo caso, l’incontro con le istituzioni per stabilire se il figlio fosse o meno autistico è stato surreale. La famiglia Conforti si è trovata davanti una commissione “presieduta da un otorino. Ma cosa cazzo ne sa un otorino! Mi vergogno a dirlo, ma mi sono incazzato come una bestia, mi sono messo a urlare”. La risposta è arrivata dopo un anno e ha richiesto “sforzi disumani”. L’esito in questa circostanza è stato positivo, “ma per ogni ‘successo’ ci sono migliaia di bambini che vengono lasciati senza sostegno, abbandonati. È lacerante”.

Elio cita numeri preoccupanti: l’80% delle coppie con un figlio autistico si separa, molti genitori scappano per non affrontare la malattia, altri negano il problema. Al cantante è capitato di confrontarsi con alcuni genitori di figli che non riescono neanche a parlare e la loro risposta è spesso stata: “Parlerà”. Se lo stato non aiuta ad affrontare l’ostacolo, molti genitori “fanno finta che non esista. Poi un giorno i genitori muoiono e i figli restano da soli. Abbandonati e senza strumenti. È anche per quello che pretendo i vaccini: se spariscono i genitori, spariscono anche i figli”.

3 COMMENTS