Paola Cortellesi sulle elezioni e sullo stato attuale

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paola cortellesi sulle elezioni

Lo sappiamo, non vedete l’ora di rivederla nei panni di Petra, nella seconda stagione dell’omonima fiction Rai, ed è proprio in occasione dell’intervista al Settimanale F in cui ha annunciato i prossimi episodi che è venuta fuori una riflessione di Paola Cortellesi sulle elezioni 2022 e, in un certo senso, della coscienza politica degli elettori in Italia.

Lo scoraggiamento di Paola Cortellesi sulle elezioni: “Non era il momento”

«In questo momento, non ci volevano – ha ammesso l’attrice e presentatrice – Di natura sono ottimista, ma tra pandemia e guerra alle porte vacillo anche io. Quel che so è che i ragazzi devono capire che saranno loro a costruire il Paese di domani, che in una Repubblica democratica hanno voce in capitolo e che non devono rinunciare in partenza. Un popolo che dorme è in pericolo. E purtroppo oggi vedo tanta sonnolenza in giro».

paola cortellesi sulle elezioni

A questa determinata visione di Paola Cortellesi sulle elezioni, le hanno quindi domandato se hai mai pensato di esporsi di più, avere un ruolo più attivo nella vita politica italiana, ad esempio: ” «Ho sempre votato a sinistra, ma come posso partecipare a una campagna elettorale — e me lo hanno chiesto, mi creda — e garantire per un’altra persona? Posso sostenere un’idea. E lo faccio con il mio lavoro, con l’umorismo che è uno strumento potentissimo per le coscienze (…) Da cittadina mi auguro un presidente del Consiglio in gamba, che porti alta la bandiera del Paese e ci renda credibili in Europa e nel mondo. Non mi interessa che sia uomo o donna. Vorrei, però, che a parità di merito ci fossero più donne. Invece spesso ci troviamo penalizzate per questioni che nulla hanno a che vedere con la nostra preparazione». E riguardo la candidatura dell’unica ‘quota rosa’, ovvero la Meloni, la comica aggiunge: «Ecco, appunto. Non sarebbe stato male avere più candidate a questo ruolo».

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