Il ricordo di Ornella Muti su Naike: “Mi chiesero se volessi abortire”

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Fiorello, Ornella Muti e Amadeus alla prima serata di Sanremo 2022
Fiorello, Ornella Muti e Amadeus alla prima serata di Sanremo 2022

L’abbiamo vista nella prima serata di Sanremo 2022 e la rivedremo spesso sul grande schermo in ‘Mia moglie Penelope‘, ma quando si tocca la sfera familiare, non accade troppo spesso di ascoltare un ricordo così intimo e fragile di Ornella Muti su Naike Rivelli, l’adorata figlia nata nel ’74. Intervistata dal Corriere della Sera, la splendida attrice ha raccontato un importante passaggio relativo proprio alla nascita di Naike, e al consiglio di sua madre di interrompere la gravidanza.

Mia madre me lo chiese – racconta Ornella Muti su Naike Rivelli – anche se in Italia l’aborto era illegale, all’estero si poteva fare tranquillamente. Persino il mio agente cinematografico di quel periodo me lo consigliò, perché dovevo girare un film. Avrei dovuto abortire per fare un film? Assolutamente no! Quindi ho deciso di portare a termine la gravidanza, altrimenti il Signore mi avrebbe detto “pussa via!”… ed è nata Naike“.

Un altro aspetto della sua vita che è stato molto determinante, è stato sicuramente il suo aspetto, e il ruolo che la bellezza ha avuto sia nella sua vita che nella sua carriera: “La bellezza mi ha portato avanti, aprendomi molte strade, impossibile negarlo, ma mi ha anche penalizzato, perché esiste il pregiudizio: pensano che sei bella e non brava, quindi devi impegnare il triplo della fatica per dimostrare che non è così. A volte ammetto di aver avuto la sensazione che alcuni registi mi abbiano usato solo per l’aspetto fisico senza preoccuparsi delle mie capacità artistiche“.

Fiorello, Ornella Muti e Amadeus alla prima serata di Sanremo 2022
Fiorello, Ornella Muti e Amadeus alla prima serata di Sanremo 2022

I suoi esordi, invece, sono legati a Damiano Damiani e a ‘La moglie più bella’, dove la Muti recitò appena 14enne: “Venni scelta io proprio perché avevo l’età del personaggio – racconta, aggiungendo che: È stato Damiani a farmi cambiare nome, da Francesca Rivelli a Ornella Muti, un connubio che si rifà a due opere di Gabriele D’Annunzio: la Ornella della Figlia di Iorio e la Elena Muti del Piacere. Ma a me non è mai piaciuto. Oltretutto, ogni tanto su certi set qualcuno, i primi tempi, mi prendeva in giro, giocando su Muti la muta… vabbé, la cattiveria non manca mai… ci può stare…“.

Oggi, dall’alto dei suoi 67 anni, la diva ha qualche consiglio utile e qualche insegnamento utile all’equilibrio e ad una buona attitudine alla vita: “Il cammino esistenziale è una parabola e occorre farsene una ragione. Ovviamente cerco di mantenermi, faccio yoga facciale, rispetto una dieta seria, ma non è facile stare al passo col tempo che passa. Lo confesso, a volte non mi piaccio, sono molto esigente con me stessa, ma questa sono e non ci posso fare niente…”.E a chi le ha rimproverato, negli anni, di aver utilizzato o meno la chirurgia estetica ha risposto: “Diamoci una calmata, e chi se ne importa se ti sei ritoccata… L’importante è seminare bene gli affetti“.

2 COMMENTS

  1. […] È stato Adkronos a raccogliere la feroce sfuriata di Naike Rivelli contro la Ferragni e, in particolare, il modo che lei e il marito hanno di utilizzare i social includendi anche i figli: «Basta usare i bambini per sponsorizzare i brand e per monetizzare. I bambini hanno diritto alla loro privacy e alla loro intimità, non è giusto mostrarli sui social mettendo in mostra i loro pianti o le loro pupù solo per guadagnare soldi» ha infatti dichiarato la figlia di Ornella Muti. […]