La surreale intervista di Ilaria D’Amico: “Sono scioccata per come sono stata trattata in Rai”

La conduttrice torna sulla cancellazione del programma-flop "Che c'è di nuovo": "Mi sono sentita in trappola"

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Un primo piano di Ilaria D'Amico
Ilaria D'Amico (foto: Ufficio stampa Rai)

È surreale l’intervista concessa da Ilaria D’Amico a Chiara Maffioletti per il Corriere della Sera. La giornalista, tra una chiacchiera sui suoi 50 anni e l’altra sul futuro matrimonio con Gigi Buffon, torna sulla cancellazione di Che c’è di nuovo, il suo talk del giovedì chiuso da Rai 2 prima del tempo. La conduttrice ritiene che la soppressione sia dovuta ad una sorta di complotto politico-istituzionale nei suoi confronti.

Ilaria D’Amico e Buffon si sposano, lei attacca la Rai

È stato scioccante. Ero intenzionata a vivermi un anno di stacco per dedicarmi alla mia famigliona e invece sono stata cercata e con una certa insistenza dalla Rai, in particolare da Mario Orfeo”, spiega la D’Amico, la quale alla vigilia della messa in onda si era presentata senza alcuna modestia come un “riferimento dell’informazione” del servizio pubblico.

Nei fatti, Che c’è di nuovo si è rivelato un flop clamoroso:il programma ideato da Alessandro Sortino che ha segnato il ritorno alla tv pubblica della conduttrice ha raccolto in nove puntate la disastrosa media di 430.000 spettatori e del 2,74% di share. A bocce ferme, la giornalista dà la colpa del suo fallimento alle elezioni del 2022 e all’arrivo a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni.

“Tutti dicono di non andare mai in Rai quando un governo è traballante ma mai avrei pensato di ritrovarmi ad essere Paperino, specie dopo tutte le rassicurazioni avute. Mi era stato detto che sarei andata in una sera affollata come il giovedì e per questo avrei avuto tutto il tempo per far crescere il programma”, è la sua versione dei fatti.

“Un mese dopo, Orfeo litiga con l’ad e cambia ruolo, e poi cade il governo. Lì, in Rai, non è che Meloni alza il telefono e dice metti questo o quello, ma parte una sorta di stallo militare e succede a prescindere dagli schieramenti in carica. Improvvisamente, eravamo vissuti come intrusi, senza il minimo pudore o rispetto per me come professionista”, confessa sconsolata Ilaria D’Amico.

Un primo piano di Ilaria D'Amico
Ilaria D’Amico a Verissimo (foto: MediasetPlay)

Ilaria D’Amico oggi: “In Rai delusione enorme”

La delusione per la giornalista è stata enorme, anche se al suo minimo, nella puntata del 10 novembre, Che c’è di nuovo è sprofondato ad appena 262.000 spettatori con l’1,65% di share. “Dopo la prima puntata avevo ricevuto i complimenti dall’editore per le inchieste. Alla terza ci dicono: ‘Abbiamo ricevuto pressioni, dobbiamo chiudere’. Attenzione, se avessi fatto il 9% di share non lo avrebbero chiuso mai, lo so. Serviva tempo: settimana dopo settimana i numeri erano saliti, anche a costo di snaturare il programma per fare più ascolti. Cosa che ho fatto per non lasciare a casa a stagione iniziata il mio gruppo di lavoro”, dichiara oggi.

In realtà, la trasmissione è andata in onda dal 27 ottobre allo scorso 12 gennaio, quindi di tempo ne ha avuto eccome. Tuttavia la D’Amico pensa che “fare accordi di buon senso e non vederli mantenere è stato allucinante”. “Le promesse andavano mantenute, specie perché erano stati loro a cercare me. Invece c’è stata solo sciatteria e bisogno di liberare spazi. Non ho mai pensato di impostare la mia carriera su un apprezzamento di matrice politica. Sono veramente scioccata per come sono stata trattata: mi sono sentita in trappola”, conclude sulla questione.

Al termine dell’intervista, è inevitabile una domanda su Giorgia Meloni. “A 50 anni mi godo la mia libertà d’espressione, sia che si tratti di destra o sinistra. Apprezzavo Draghi e apprezzo anche Meloni ma come animale politico: veniva nei miei talk ma non ho mai preso un caffè con lei. Non apprezzo invece l’80 per cento del mondo che le gira attorno, penso non sia alla sua altezza. Ma lei mi suscita simpatia, intanto perché è una donna: nelle sue occhiaie a volte scorgo la fatica di tenere assieme tutti i pezzi, per lei che è anche una mamma”, è la risposta in perfetto stile democristiano.