Il circo mediatico in vista delle elezioni comunali del 2021 a Roma ha aperto i battenti. Sono tante le celebrità del mondo dello spettacolo e del piccolo schermo tirate in ballo dalla politica nella corsa al Campidoglio. L’attuale sindaca Virginia Raggi si ricandiderà con il Movimento 5 Stelle. A destra e a sinistra regna invece l’incertezza. Il Pd starebbe facendo pressioni sul presidente dell’Europarlamento (ed ex anchorman del Tg1) David Sassoli. Ma il nome forte, la “persona giusta” amata dalla gente, è sempre dietro l’angolo. Il primo ad auto-candidarsi, anche se per “provocazione”, è stato Massimo Ghini.
I vip candidati a sindaco di Roma
“Sono pronto a candidarmi a sindaco se la sinistra non tira fuori un candidato vero, un campione del sacrificio per questa città, un capitano o una capitana, che vada a stimolare quella che è l’anima migliore dei romani capaci di tirare fuori il meglio nel momento del pericolo e della difficoltà”, ha detto l’attore all’Adnkronos.
Ghini rivendica “il senso di responsabilità e del volontariato della politica” e una certa esperienza nella gestione amministrativa. “Sono stato segretario comunale, sono stato segretario del sindacato per 15 anni, sono stato nel Cda della Festa del Cinema, dell’Imaie. Tutte grandi responsabilità senza alcun tipo di lucro. E quando sento che qualcuno chiede alla sindaca di ricandidarsi, mi preoccupo. E che facciamo? Equilibri di potere?”, si domanda l’attore. Il suo auspicio è che il centrosinistra tiri fuori “qualcosa di forte, conoscendo i problemi che ci sono da tempo e anche per affrontare i problemi economici scatenati dalla pandemia”.
Al momento, però, l’unico nome certo a “sinistra” pare quello (divisivo nel Pd) di Carlo Calenda, leader di Azione! ed ex ministro dello Sviluppo economico dei governi Renzi e Gentiloni. “Ci sta ancora pensando, ma se lo farà lo sosterrò da cittadina”, ha detto a Otto e mezzo sua madre, la regista Cristina Comencini.
La corrente dei “pugliesi del Pd” spinge al contrario per lo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio. Il giallista è stato per anni Sostituto procuratore antimafia presso il tribunale di Bari e senatore tra le fila del Partito democratico.
La destra cerca dalla televisione i candidati a sindaco di Roma
Dalla parte di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, piace la figura del “giornalista televisivo”. I leader dell’opposizione hanno sondato la disponibilità di Massimo Giletti.
Il conduttore di Non è l’arena, finito sotto scorta dopo le minacce del boss Filippo Graviano che dietro le sbarre si è lamentato delle inchieste del programma di La7 sulle scarcerazioni “facili” dei capi mafiosi, è all’ultimo anno di contratto con la rete di Urbano Cairo. Il ritorno in Rai appare lontano (nonostante le chiacchiere su un possibile approdo a Domenica In) e lo stesso giornalista torinese ha confessato che “non mi dispiacerebbe tentare un’altra strada, ma solo se posso incidere”.
In un’intervista radiofonica a Rtl 102.5, Giletti non ha smentito la candidatura a sindaco. “Mi fa sorridere che mi accostino a tutte le città. Ero rimasto che ero candidato sindaco a Torino, la prossima volta vado a Palermo, ogni due o tre mesi mi spostano, da Torino a Roma a Palermo. Per carità… ma non smentisco”, ha dichiarato.
Le alternative del centrodestra corrispondono ad altri due volti della tv: il napoletano Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2 ed ex vicedirettore di Libero, e Nicola Porro, conduttore di Quarta Repubblica e storica firma del Giornale, almeno lui nato e cresciuto a Roma.
Ci sono poi due “cavalli pazzi” pronti a mandare in frantumi questi precari equilibri che stanno già annoiando i romani.
Gli “outsider” candidati a sindaco di Roma: Sgarbi e Ferrero
Vittorio Sgarbi ha annunciato la sua candidatura a sindaco. Il critico d’arte è attualmente deputato alla Camera e sindaco di Sutri, in provincia di Viterbo, dove ha fatto discutere per un’ordinanza sull’obbligo della mascherina.
La sua lista si chiama Rinascimento, candida Morgan a sindaco di Milano, presenta la celebre capra come simbolo e riunisce associazioni, comitati e movimenti civici come No Euro – Italia libera.
“La sindacatura di Virginia Raggi passerà alla storia come la più grave calamità naturale dopo il grande incendio di Roma del 64 d. C. ai tempi dell’imperatore Nerone. C’è da ricostruire una città e ridarle la dignità di Capitale”, ha commentato Sgarbi.
Infine c’è Massimo Ferrero. Al re delle sale romane noto come “er viperetta” (soprannome affibbiatogli da Monica Vitti dopo che l’attrice venne difesa con veemenza dall’allora produttore, non proprio un colosso di statura) e istrionico presidente della Sampdoria è stato chiesto più volte di candidarsi a sindaco di Roma.
“Con una civica col mio nome vinco a mani basse. Non sarei contro nessuno ma a favore della città in cui sono nato”, ha assicurato ai microfoni di Un giorno da pecora.
[…] Altre soluzioni ovviamente non mancano. Un esperimento al maschile porterebbe ai nomi di Marco Liorni o Alberto Matano. Appare più difficile l’opzione Massimo Giletti: anche se è all’ultimo anno di contratto con La7, il giornalista pare più tentato dalla possibilità di diventare candidato sindaco di Roma. […]
[…] Castoldi è soltanto l’ultima personalità del mondo dello spettacolo e del piccolo schermo coinvolte dalla politica in vista delle comunali del prossimo anno. Sono già numerose le indiscrezioni che si rincorrono su vip, attori e giornalisti televisivi candidati a sindaco di Roma. […]