Vittorio Sgarbi contro Alessandro Gassmann: “È un conformista, di suo padre non ha niente”

L'ordinanza del sindaco di Sutri sull'utilizzo delle mascherine manda su tutte le furie l'attore: è rissa sui social

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Un primo piano di Vittorio Sgarbi e Alessandro Gassmann
Vittorio Sgarbi vs Alessandro Gassmann

Vittorio Sgarbi sta facendo molto discutere per l’ordinanza che ha emanato a Sutri, il borgo in provincia di Viterbo di cui è sindaco dal 2018. Il comune ha imposto che verrà multato chiunque indossa la mascherina senza necessità. Parlando ai media, il critico d’arte ha spiegato che “solo ladri e terroristi si mascherano il volto” e che usare sempre e comunque la protezione sul volto è una “forma ridicola di ostentazione” che “nulla ha a che fare con le esigenze sanitarie”. Quest’ordinanza è finita subito nell’occhio del ciclone e ha trovato un fermo oppositore: Alessandro Gassmann.

Alessandro Gassmann: Sgarbi è un “cosetto nervosetto”

“Quando sei nel comune di Sutri, governato da cosetto nervosetto – scrive l’attore su Twitter –, e ti fanno la multa perché porti la mascherina fuori orario, a quale distanza devi stare per mandarlo affanculo?”.

In un tweet successivo, Gassmann rincara la dose. “Er poro cosetto nervosetto da Sutri – tuona il figlio di Vittorio – l’ha presa male… Cambiategli le pilloline”.

Il riferimento è alla reazione di Sgarbi. Il sindaco di Sutri, via Facebook, definisce Gassmann “un conformista” che “di suo padre non ha niente”. “E fatica a capire – aggiunge – che portare la mascherina passeggiando da soli o con la propria moglie è una forma di demenza”.

“Non c’è niente di più contagioso – continua Sgarbi – di temere di contagiarsi soltanto quando si è finito di mangiare, a bocca aperta. Bisogna fingere come fanno gli attori”.

Un primo piano di Vittorio Sgarbi e Alessandro Gassmann
Vittorio Sgarbi vs Alessandro Gassmann

Sgarbi e le mascherine: Gassmann “un conformista”

“Una cosa è certa – conclude il critico –: per andare a fare in culo è necessaria la mascherina perché non si rispettano le distanze”.

Sgarbi, sempre critico sulla gestione dell’emergenza sanitaria operata dal governo, ha richiamato col suo post numerosi detrattori dell’attore.

“L’intelligenza non si eredita, e nemmeno il talento”, “È figlio di Brancaleone”, “Mi ha bloccato ai tempi della ‘quercia’ perché lo avevo criticato come un qualunquista”.

Altri utenti, invece, difendono Gassmann dagli attacchi. E spunta pure una risposta di un altro figlio d’arte, Ricky Tognazzi: “Mi son perso qualcosa?!”.

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3 COMMENTS

  1. […] I commenti cancellati sono tantissimi, anche perché sono in parecchi a ricordare episodi simili già accaduti in passato. Durante il primo lockdown, Gassmann aveva litigato con i vicini di casa “rumorosi” e segnalato chi passeggiava, correva o portava a spasso il cane. Su di lui si erano scatenate le ire di Vittorio Sgarbi. […]