Penso che un sogno così, lo show di vita e memorie di Beppe Fiorello attraverso le canzoni di Domenico Modugno, si è rivelato un autentico flop di ascolti. Andato in onda su Rai 1 nella prima serata dell’11 gennaio, il varietà ha ottenuto appena 2,8 milioni di telespettatori con il 12,25% di share. È la prima volta da settimane che Canale 5 e il Grande Fratello Vip vincono la sfida del prime time con l’ammiraglia Rai. Il reality di Signorini l’ha spuntata con 3,2 milioni di spettatori e il 19,62% di share. Il fallimento del one-man show di Fiorello non è passato inosservato sui social, dove l’attore ha subìto non poche critiche.
Penso che un sogno così, ascolti sono un flop
I commenti sono numerosi e nient’affatto teneri: “Beppe Fiorello fa il 12%. Pronto il nuovo programma evento: Penso che un flop così non ritorni mai più”, “Ci voleva la spocchia di Beppe Fiorello per far stravincere una sfida Auditel al Gf Vip. Tutto facilmente prevedibile. Su Rai 3 poteva avere un senso. Su Rai 1 si chiama (gratuitamente) ego smisurato”, “Beppe Fiorello è considerato bravo, per me ha l’aria del secondo classificato. Quello che lo sa ed è ossessionato dal primo posto. Certo se hai come fratello Rosario hai già perso, ma se hai come fratello Rosario fai l’attore e non fare show”.
Un utente sottolinea che “Luca Argentero con un suo show sarebbe riuscito a fare qualcosa in più, ma non diteglielo”. Evidente il riferimento alla polemica tra i due attori, nata sempre sui social a seguito degli ascolti non proprio brillanti della serie Gli orologi del Diavolo.
I più spietati tirano persino in ballo Rosario: “Il mezzo flop di Viva RaiPlay in primavera, il mezzo flop Gli orologi del Diavolo, il disastro di Penso che un sogno così. I fratelli Fiorello subiscono una bella botta”. L’utente Master BB rileva inoltre la “curva catastrofica” di Penso che un sogno così, pari soltanto a quella di Danza con me di Roberto Bolle.
Penso che un sogno così, Beppe Fiorello massacrato sui social
“Forse era meglio tirare fuori dal cassetto la fiction su Mimmo Lucano”, aggiunge un altro spettatore. Ma anche su questo fronte non c’è da sperare.
Tutto il mondo è paese, ispirata ai fatti di Riace e all’operato solidale del suo ex sindaco, resta ai box dopo lo stop politico risalente a più di un anno fa. La messa in onda continua a slittare perché il processo “Xenia”, nel quale Lucano è imputato insieme ad altre 25 persone, è ancora in corso.
Stefano Coletta, il direttore di Rai 1, ha spiegato che “siamo in una fase di giudizio” e la fiction potrebbe “creare una turbativa sull’iter giudiziario”. Coletta ha aggiunto che “stiamo aspettando di avere almeno i risultati di primo grado che ancora non sono arrivati. Il nostro è un compito molto delicato e dobbiamo affrontare tutto con il massimo rigore”.
Queste parole hanno suscitato le proteste dell’Usigrai. Vittorio Di Trapani, il segretario nazionale del sindacato, ha dichiarato che “la soluzione non è cancellare, ma raccontare di più”.