La Polizia contro Gianna Nannini: “Vergognosa, oltraggia la nostra dignità”

L'ultimo video della cantante, L'aria sta finendo, scatena i vertici delle forze dell'ordine: "Non siamo maiali"

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Un primo piano di Gianna Nannini
Gianna Nannini

Il video di L’aria sta finendo, il nuovo singolo di Gianna Nannini, ha fatto infuriare i vertici della Polizia di Stato. Lanciato lo scorso dicembre, il videoclip della canzone è un’animazione rotoscopica realizzata dal fotografo e videomaker modenese Luca Lumaca in collaborazione con Michele Bernardi. Nel video, le immagini della cantante si alternano a quelle di un gruppo di poliziotti disegnati come maiali che picchiano a sangue un uomo nero. Un richiamo evidente alla vicenda di George Floyd, l’afroamericano soffocato a morte da un agente a Minneapolis.

Gianna Nannini, video fa infuriare la Polizia

Il brano, tratto dall’ultimo album della cantante intitolato La differenza, è un atto d’accusa contro “la nostra società che da tempo ha perso l’armonia”.

“Una parte del mondo – racconta la Nannini – spreca le risorse, è resa insensibile da una cultura dello scarto e prevarica i più deboli costruendo muri mentali e fisici. È un video provocatorio che affronta temi di attualità e sottolinea il sound rock internazionale del brano che parla della necessità di cambiare le nostre abitudini di vita prima che l’aria finisca”.

Le scene del video nelle quali i poliziotti sono raffigurati come suini nell’uniforme del reparto mobile hanno mandato su tutte le furie le forze di polizia italiane.

Valter Mazzetti, segretario del sindacato di polizia FSP, ha definito il videoclip di L’aria sta finendo “un grave oltraggio alla dignità e al sacrificio di migliaia di donne e uomini”. Mazzetti accusa la Nannini di aver perso “lucidità” e la invita a scusarsi con le forze dell’ordine italiane.

“Gli agenti che si accaniscono su presunte vittime inermi – spiega il funzionario – sono disegnati con un’uniforme che richiama con chiarezza quella della polizia italiana e soprattutto sono raffigurati con facce di maiali. È un grave oltraggio che calpesta la dignità di migliaia e migliaia di donne e uomini che servono lo Stato e i cittadini con onestà e con coraggio”.

Mazzetti ritiene che la Nannini “non ha certo bisogno di questi mezzi per avere l’attenzione mediatica che si è guadagnata proprio perché una cantante di successo, che nei suoi innumerevoli concerti ha beneficiato parecchio del lavoro di quei maiali”.

Un primo piano di Gianna Nannini
Gianna Nannini (foto: Facebook @giannanannini)

Gianna Nannini, L’aria sta finendo: video “istiga all’odio sociale”

La levata di scudi della Federazione Sindacale di Polizia non è l’unica arrivata contro il video di L’aria sta finendo. Domenico Pianese, segretario generale del sindacato Coisp, definisce quelle animazioni “inaccettabili, ingiuriose e violente”, capaci di istigare “all’odio sociale”.

Ancora più duro è il commento di Andrea Cecchini, il segretario di Italia Celere, il sindacato del Reparto Mobile della Polizia. Sentito dall’AdnKronos, Cecchini spara a zero contro “cantanti e opinionisti” che “vedono fascismo dappertutto, ma non si azzardino ad accomunarci a regimi dittatoriali e ai maiali”.

“Non accettiamo – precisa il funzionario – di vedere maiali in divisa antisommossa picchiare selvaggiamente e brutalmente delle persone di colore a terra. Ma a tutto c’è un limite, e questa è una diffamazione bella e buona, gravissima e aggravata”.