L’eredità resta su Rai 1, ma sul nome del nuovo conduttore è caos totale

Pino Insegno era dato per certo, ma si vocifera di una clamorosa conferma di Flavio Insinna e di Marco Liorni come outsider

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Pino Insegno, Flavio Insinna e Marco Liorni
Pino Insegno, Flavio Insinna e Marco Liorni

È bagarre sul futuro del quiz L’eredità, il programma campione d’ascolti nella fascia del preserale. La trasmissione ricomincia a gennaio restando su Rai 1: la produzione, Banijay Italia, ha rinnovato il contratto con la Rai. Scongiurata l’ipotesi di un inaspettato trasloco, il game show rimarrà sull’ammiraglia almeno per altri due anni. Chiuso questo capitolo, resta aperto quello sul nuovo conduttore.

L’eredità, nuovo conduttore sarà davvero Pino Insegno?

Stando agli annunci arrivati finora, sia da Banijay che da Rai Casting nella ricerca di una nuova Professoressa che sostituirà Samira Lui, Pino Insegno prenderà il posto di Flavio Insinna. Un rinnovamento dato per certo e presentato ormai da mesi come una delle novità più rilevanti della stagione televisiva. Nelle ultime ore, tuttavia, è apparso sul Corriere della Sera un articolo della giornalista Antonella Baccaro che riporta una clamorosa indiscrezione.

Secondo il Corriere, sarebbe saltato l’arrivo di Insegno a L’eredità. Questo cambiamento repentino sarebbe la condizione posta da Banijay: la casa di produzione del format, evidentemente preoccupata dai bassi ascolti che sta facendo Il mercante in fiera nel preserale di Rai 2, vorrebbe a tutti i costi la conferma di Flavio Insinna. L’attore rappresenterebbe una garanzia, forte di cinque edizioni condotte con successo dal 2018 al 2023.

L’indiscrezione sul rientro di Insinna è stata smentita da fonti Rai. Al tempo stesso, però, la selva di voci si è infittita con un articolo del sito web TvBlog, secondo cui la direzione di viale Mazzini potrebbe “affidare la fascia ad un volto noto e amico del pubblico di Rai 1”, ovvero Marco Liorni. Dopo la fine di questa edizione allungata di Reazione a catena, il giornalista e conduttore potrebbe restare così nella fascia del preserale, presidiata con ottimi ascolti.

Un primo piano di Marco Liorni
Marco Liorni outsider di lusso nella corsa a nuovo conduttore de L’eredità? (foto: Ufficio stampa Rai)

L’eredità quando ricomincia? Tutto pronto, più o meno

La decisione sul nuovo conduttore de L’eredità, pronto a ripartire a gennaio 2024, verrà presa dalla Rai in accordo con Banijay entro la fine di novembre, fa sapere una nota dell’azienda. Ma i rumors scaldano i diretti interessati. “Il futuro è tutto da scrivere”, ha dichiarato un sibillino Insinna in una recente intervista a Sorrisi. “Parole in libertà di qualcuno… Io non ce la faccio più a sentirvi”, ha sbuffato un insofferente Insegno all’Adnkronos.

Ma il più scatenato di tutti è Diego Righini, lo storico manager di Insegno. Sui social l’agente bolla come bugiardi sia Baccaro del Corriere che Andrea Parrella di Fanpage, che sul sito rivela che la richiesta da parte di Banijay di sostituire Insegno sarebbe effettivamente partita.

Righini scrive che i due cronisti lanciano fake news e lavorano “dietro suggerimento del manager dei conduttori che temono di perdere il posto perché meno capaci di Pino Insegno”. “Peccato che la cosa oltre ad essere falsa come attestano i vertici Rai è anche impossibile per questioni legali. Questo non è giornalismo ma misero servilismo della carta stampata al vile denaro”, tuona il manager.

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