L’eredità, Massimo Cannoletta vince ancora: “È una fortuna visto che non lavoro da aprile”

Il campione dei record è un divulgatore e il quiz di Rai 1 sta rappresentando la sua "salvezza"

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Un primo piano di Massimo Cannoletta a L'eredità
Massimo Cannoletta a L'eredità (foto: RaiPlay)

Massimo Cannoletta è uno sconosciuto agli occhi di tantissimi italiani. Chi invece ne apprezza il talento e la simpatia è il pubblico che ogni sera segue L’eredità. Con 26 puntate all’attivo e tre vittorie finali, Cannoletta è il campione dei record nell’edizione 2020 del programma di Rai 1. Con il trionfo del 26 novembre grazie alla parola “sogni”, Massimo si sta portando a casa un lauto gruzzoletto, quanto mai necessario in questi tempi difficili. Il concorrente del quiz, infatti, è uno dei moltissimi lavoratori della cultura e dello spettacolo fermi da mesi.

Massimo Cannoletta: L’eredità ha il suo campione

I soldi vinti fanno proprio comodo a Massimo dato che, a causa delle misure di contenimento del contagio, non lavora da aprile. Il 46enne di Acquarica, un paesino del Salento tra Lecce ed Otranto, fa il divulgatore nel campo storico, artistico e musicale.

Diplomato al liceo classico e laureato in Scienze politiche, Cannoletta gira il mondo lavorando come responsabile del programma culturale a bordo di una nave da crociera italiana. Parla cinque lingue e realizza sul web una serie di podcast divulgativi che ha chiamato Massimo 20.

La pandemia gli impedisce di svolgere questa professione e quando è arrivata la chiamata da L’eredità non ci ha pensato su due volte. D’altronde non è la prima volta che partecipa alla trasmissione. Il primo tentativo l’ha fatto nel 2015 quando a condurre il game show c’era Amadeus. Quell’esperienza però fu sfortunata e durò soltanto sette minuti: Massimo fu eliminato al primo round.

Sin dagli inizi è un appassionato del quiz, in particolare della Ghigliottina: quando è a casa indovina la parola finale più spesso di quanto non faccia al tavolo. Ma qual è il suo segreto alla prova finale? Lo rivela in un’intervista al sito TvBlog.

La fortuna gioca un ruolo fondamentale, così come l’istinto. A volte mi baso su un processo di esclusione mentale e di deduzione, cercando di infilarmi nella mente degli autori e di capire il ragionamento con cui sono state scelte le alternative. Capita poi che qualche risposta la sappia, per aver letto curiosità sui libri o grazie alle esperienze di viaggio.

Un primo piano di Massimo Cannoletta a L'eredità
Massimo Cannoletta a L’eredità (foto: RaiPlay)

L’eredità, ghigliottina mix di “fortuna e istinto”

Massimo si sta godendo quest’avventura e spende parole al miele per il conduttore del programma.

Flavio Insinna è una persona con un’energia favolosa, ha gli occhi buoni, un gentiluomo di altri tempi. Non è la persona che diventa simpatica quando si accende la luce rossa: quando arriva lui è veramente festa. Sarebbe bellissimo se si potesse condividere ciò che avviene prima, durante e dopo la puntata!

La speranza è che L’eredità possa continuare: almeno per qualche tempo, finché non potrà tornare a lavorare, la vincita gli darà una certa tranquillità.

A chi gli “rimprovera” la lunga assenza su Twitter, Massimo spiega che un signore “molto loquace e di una rara nobiltà d’animo” di nome Flavio “mi tiene impegnato tartassandomi di domande”.