Kim Rossi Stuart ha scoperto la fede: “Sono andato a Medjugorje, il cristianesimo mi aiuta a vivere”

L'attore, in sala dal 20 ottobre con il suo terzo film da regista, racconta com'è cambiata la sua vita con la conversione al cattolicesimo

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Un primo piano di Kim Rossi Stuart
Un primo piano di Kim Rossi Stuart

È un Kim Rossi Stuart che non ti aspetti quello di Brado, il suo ritorno alla regia (dopo Anche Libero va bene e Tommaso) al cinema dal 20 ottobre. Quello dell’attore è un film singolare, tra il western contemporaneo e l’impresa sportiva. Ne è anche il protagonista nei panni di un padre assente e dal carattere volubile che ritrova il figlio (Saul Nanni) per mandare avanti il ranch di famiglia e addestrare un cavallo recalcitrante in vista di una competizione di cross-country.

Kim Rossi Stuart, Brado è il suo film post-conversione

Tratto dal suo racconto La lotta, inserito nella raccolta Le guarigioni edita da La nave di Teseo, Brado è un film speciale per Kim Rossi Stuart, 53 anni alla fine di ottobre. In un’intervista concessa al magazine 7 del Corriere, l’attore e regista romano rivela come abbia fatto pace con il suo lato introverso, tormentato e solitario, “allergico proprio all’idea di un gruppo, di una fazione”.

Qualche settimana fa, è stato fotografato in preghiera a Medjugorje: Rossi Stuart sta attraversando un profondo percorso spirituale di conversione. “Sono nato in un contesto davvero agli antipodi del cristianesimo. Fino all’eccesso – rivela al Corriere –. Un contesto ostile e critico verso la Chiesa, ai limiti dell’anticlericalismo”.

È successo che ho incontrato delle persone, anche interne al mondo cattolico, che mi hanno davvero sorpreso e mi hanno fatto molto riflettere sui miei pregiudizi nei confronti di quell’universo.

Ora l’attore sta “studiando, approfondendo, cercando di comprendere il cristianesimo e i suoi temi”. “Credo che al di là del grado di fede che uno può avere sulle questioni più trascendentali, più misteriose – racconta nell’intervista –, nel cristianesimo ci sono le istruzioni per l’uomo più sagge in cui mi sia mai imbattuto. Istruzioni per vivere, per stare in questo mondo”.

Quel che mi affascina molto è l’aspetto teologico, cioè i significati che sono dietro alla Bibbia ai suoi vari passi. C’è una sapienza che proprio non potevo immaginare. Ero abituato a trovarmi quasi sempre davanti al bigottismo e ai suoi aspetti deteriori, veramente deteriori. Invece ho scoperto che ci sono testi assolutamente non bigotti e persone che sono in grado di spiegarti la Bibbia in un altro modo, un modo davvero costruttivo e affascinante, pieno di sapienza umana.

Un primo piano di Kim Rossi Stuart in Brado
Kim Rossi Stuart in Brado (foto: Vision Distribution)

Kim Rossi Stuart, moglie e figli sono “il turning point”

La fede ha aiutato Kim Rossi Stuart anche nel lavoro, sebbene i suoi film da regista siano da sempre “intimisti e personali”. “Però a torto o a ragione – aggiunge l’attore –, penso sinceramente che siano film con una componente simbolica molto più forte di quella che appare”.

Ad avergli fatto superare ogni ostacolo esistenziale, come accaduto a tanti altri colleghi, è stata infine la paternità. Rossi Stuart è sposato con l’attrice Ilaria Spada e padre di tre figli.

Sia io sia mia moglie eravamo convinti prima di conoscerci che non avremmo mai avuto figli. Poi il primo e poi ‘sta doppietta recente… sì, sorprende anche noi. E quando banalmente chi non ha figli si sente dire che sono veramente il turning point, la meta che dà tutta un’altra prospettiva alla vita, beh sì insomma, adesso lo penso pienamente anche io e capisco ora chi me lo diceva allora: riposiziona proprio tutto essere genitori, è una cosa bellissima.

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