I film al cinema dal 24 aprile: arrivano Challengers e Confidenza

Sette le novità sugli schermi con un giorno d'anticipo per la concomitanza della Liberazione: ecco cosa vedere in sala

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Scene di Confidenza, Challengers e In the Land of Saints and Sinners, tre dei nuovi film al cinema dal 24 aprile
Confidenza, Challengers e In the Land of Saints and Sinners: tre dei nuovi film al cinema dal 24 aprile

Sono appena sette i nuovi film al cinema dal 24 aprile, nelle sale con un giorno d’anticipo in occasione del 79esimo anniversario dalla Liberazione. Il 25 aprile si celebra infatti una delle festività più importanti per le cittadine e i cittadini italiani: la sconfitta dal nazifascismo grazie alla Resistenza partigiana. Sono tantissimi gli eventi in programma per onorare la memoria di quel fondamentale 25 aprile 1945 e per parecchie persone la data del giovedì offre la possibilità di un invitante weekend lungo.

I nuovi film al cinema dal 24 aprile

L’occasione è perfetta per riaffermare i valori della democrazia e della libertà, ma anche per staccare la spina per qualche giorno e godersi un ottimo film sul grande schermo. La settimana in sala si è aperta con la sorpresa Perfect Blue: il capolavoro di Satoshi Kon, cult dell’animazione giapponese arrivato per la prima volta in sala (solo fino al 24 aprile) restaurato in 4K grazie a Nexo Digital e Yamato Video, è primo al box-office con oltre 250mila euro incassati in due giorni. Per il resto, insieme ai tanti titoli usciti la scorsa settimana, ecco la regolare programmazione dei film al cinema dal 24 aprile.

Challengers

Tashi (Zendaya) è una promessa del tennis mondiale. Dopo un grave infortunio al ginocchio, deve abbandonare il campo ma rimane nel mondo del tennis come allenatrice di suo marito Art (Mike Faist). Dopo alcune vittorie, Tashi iscrive Art al Challenger Tour, dove il destino vuole che si scontri con l’amico Patrick (Josh O’Connor), ex fidanzato di Tashi. Al suo ottavo lungometraggio, Luca Guadagnino realizza una scandalosa storia d’amore e seduzione a tre scritta dal drammaturgo Justin Kuritzkes (il marito di Celine Song, la regista di Past Lives), al suo esordio al cinema. Il risultato è un’avventura fluida e sensuale che usa il tennis come metafora dell’esplosione delle emozioni e si affida ad un trio di eccezionali interpreti, Zendaya su tutti.




Confidenza

Pietro (Elio Germano), mediocre professore di italiano, e Teresa (Federica Rosellini), sua ex studentessa, vivono un amore turbolento fatto di continui tira e molla. Dopo essersi lasciati, lui incontra Nadia (Vittoria Puccini) e si innamora all’istante. Pochi giorni prima delle loro nozze, Teresa riappare e minaccia Pietro di svelare quel segreto inconfessabile che le aveva raccontato e che distruggerebbe la falsa personalità che si è costruito. Dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone pubblicato da Einaudi, l’adattamento di Daniele Luchetti è un incrocio (non sempre riuscito) di tragicommedia, ritratto sociale e thriller psicologico. Nel cast anche Pilar Fogliati, Isabella Ferrari, Giordano De Plano e Roberto Latini.




In the Land of Saints and Sinners

Nel villaggio irlandese di Glencolmcille, l’ex sicario Finbar Murphy (Liam Neeson) pensa al ritiro definitivo dalla professione quando arrivano in paese tre terroristi dell’Ira, autori di un terribile attentato dove sono morti tre bambini. Il vecchio killer e un giovane apprendista ammazzano uno dei tre, che ha molestato una bimba del posto: i due rimasti (una è la sorella) si attivano subito per vendicarsi. Passato a Venezia 80 nella sezione Orizzonti, il violento mix di Irish western e action thriller diretto da Robert Lorenz è prevedibile ma divertente e ben confezionato. Ottimo cast con Kerry Condon, Jack Gleeson, Ciarán Hinds, Sarah Greene e Colm Meaney.




La moglie del presidente

Bernadette Chodron de Courcel (Catherine Deneuve) è la première dame di Francia, moglie del presidente Jacques Chirac (Michel Vuillermoz). Per tutta la sua vita, è sempre rimasta un passo indietro a suo marito. Quando entra finalmente all’Eliseo, spera di ottenere i riconoscimenti e il posto che le spetta, ma viene subito messa da parte perché giudicata troppo antiquata, fredda e austera. Con l’aiuto del consulente di comunicazione Bernard Niquet (Denis Podalydès) e contro il parere della figlia Claude (Sara Giraudeau), Madame Chirac decide di prendersi la sua rivincita diventando la first lady più amata dai francesi. La regista debuttante Léa Domenach firma un falso biopic sotto forma di commedia inventiva, acida e irriverente, capace di trasformare una vecchia conservatrice in icona femminista.




Il caso Josette

Nella Francia del 1644, gli animali potevano essere processati per aver commesso un crimine. L’avvocato Pompignac (Dany Boon) è convinto di aver trovato il caso della vita: difendere la giovane e innocente capra Josette, accusata ingiustamente dell’omicidio di un maresciallo. Oltre che con la derisione generale dei suoi amici di locanda, Pompignac dovrà fare i conti con il suo avversario in tribunale: il famoso e temibile principe del foro Valvert (Jérôme Commandeur). Non troppi anni fa, ai tempi di Anything for Her, Point Blank e Mea culpa, Fred Cavayé era un maestro del neo-polar: adesso realizza commedie come questa, accurata nella ricostruzione d’epoca, piccante e divertente se si sta al gioco, ma dall’umorismo a tratti imbarazzante.




Spy x Family Code: White

Loid e Yor sono una spia e un’assassina che tengono riservata la loro doppia vita, fingendo di essere una coppia perfetta. Dopo aver ricevuto l’ordine di farsi sostituire nell’operazione Strix, Loid decide di aiutare la figlia adottiva Anya, una potente telepate, a vincere una gara di cucina all’Eden Academy: il suo obiettivo è preparare la pietanza preferita del preside per convincerlo a farlo rimanere nell’operazione. Con la scusa di una vacanza invernale, la famiglia si reca nella regione da cui ha origine il piatto, ma accidentalmente Anya innesca una catena di eventi che mettono a rischio la pace nel mondo. Dalla serie di shōnen manga di Tatsuya Endo, un adattamento firmato Takashi Katagiri che farà la gioia assoluta degli appassionati.




Il posto

Pietro (Michele Sarti) è un regista affermato che sta cercando un produttore per il suo prossimo film. Quanto un’importante società leader nella progettazione e realizzazione di luoghi di lavoro lo contatta per realizzare un documentario sui 50 anni dello studio, la resistenza iniziale lascia presto il posto ad una profonda comprensione della sua storia familiare e della sua stessa vita, legata a doppio filo ad una delle prime realizzazioni del gruppo di progettazione. Già regista di La sedia, ispirato all’opera di Enzo Mari, Gianluca Vassallo collabora con DEGW e l’ex tipografia milanese Lombardini22 per una commedia ispirata al lavoro di progettazione architettonica, che riflette sulle conseguenze delle scelte e sul senso della responsabilità personale.