Buongiorno, mamma! si basa su un fatto realmente accaduto: la storia vera di Angela Moroni

La fiction con Raoul Bova si ispira a una vicenda commovente: ecco quale

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Un primo piano di Maria Chiara Giannetta in Buongiorno, mamma!
Un primo piano di Maria Chiara Giannetta in Buongiorno, mamma!

Buongiorno, mamma!, la nuova fiction di Canale 5 con Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta, ha esordito con ottimi dati d’ascolto. La prima puntata del “This Is Us italiano” ha incollato allo schermo 3,8 milioni di spettatori con il 18% di share. Una partenza più che buona per la dramedy targata Lux Vide di cui si è detto e scritto molto. L’unico aspetto poco noto della serie è l’ispirazione della sceneggiatura ad un fatto realmente accaduto: la storia vera di Angela Moroni.

Buongiorno, mamma!, la storia vera dietro la fiction

Al centro di Buongiorno, mamma!, raccontate attraverso piani temporali differenti, ci sono le vicissitudini della famiglia Borghi. Il papà Guido e i quattro figli sono rimasti da soli in seguito ad un evento drammatico: la mamma Anna è in coma. Diretta da Giulio Manfredonia e sceneggiata dal trio di showrunner Elena Bucaccio, Lea Tafuri e Mario Ruggeri, la serie porta sullo schermo una vicenda letta da Bucaccio sui giornali.

Angela Calise Moroni è di Avezzano, ha 64 anni ed è madre di cinque figlie. Una sera, il 25 gennaio 1988, sta preparando la cena. Sembra una serata come tante, ma la donna ha l’influenza e un calo di potassio le provoca un malore. Cade a terra e finisce in coma profondo. Da allora ad assisterla ci sono il marito Nazzareno e le cinque figlie: Clara, Stefania, Benedetta, Noemi ed Elisabetta. Dopo ricoveri da una clinica all’altra e i pareri scettici dei medici che sono pronti all’interruzione di assistenza, la famiglia prende una decisione drastica: riporta Angela a casa e la accudisce tra le mura domestiche.

La morte di Angela è avvenuta nel 2017, dopo 29 anni trascorsi nel tunnel del coma. Il marito e le sue ragazze le sono rimasti vicini fino all’ultimo momento, non facendole mai mancare l’affetto e tenendo unita la famiglia nonostante tutte le difficoltà. Nazzareno, diacono e catechista molto attivo nel volontariato, è contrario all’eutanasia. Non ha mai voluto staccare la spina perché “è il Signore a decidere quando è arrivato il momento”.

Un primo piano di Maria Chiara Giannetta in Buongiorno, mamma!
Maria Chiara Giannetta in Buongiorno, mamma! (foto: Lux Vide / Fiction Mediaset)

Buongiorno, mamma!, Anna e Angela: storie che ci appartengono

“Avevamo deciso di partire missionari insieme come neocatecumenali – ha raccontato il marito a Il Centro il giorno dei funerali – ma il Signore ha stabilito che questo messaggio d’amore dovevamo darlo in famiglia. E non abbiamo mai rimpianto le nostre scelte e possiamo dire con certezza che questi sono stati per tutti noi 29 anni di grandi doni”.

Questa vicenda è arrivata alla sceneggiatrice Elena Bucaccio e l’ha subito colpita. “Ci sono storie che sono tue ancora prima di scriverle. La storia di Anna e della sua famiglia è una di quelle – spiega nelle note di regia –. Mia figlia era nata da poco quando, aprendo il giornale, ho letto un trafiletto che parlava della moglie di Nazzareno e di quello che le era successo. Qualche ora dopo ero nell’ufficio di Luca Bernabei e piangendo gli raccontavo le emozioni che quelle poche righe mi avevano dato. La settimana seguente avevo iniziato a scrivere Buongiorno, mamma!”.

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