Amadeus commosso dopo la fine di Sanremo: È arrivato il giorno più difficile

"Sono l'uomo più felice del mondo perché ho realizzato un sogno", dice il conduttore

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amadeus commosso

Ripensando a tutte le polemiche iniziali, è bello guardare Amadeus commosso alla fine, fatidica, di Sanremo. Il presentatore è stato uno dei veri vincitori di questa 70esima edizione, a giudicare dall’unanimità dei giudizi del pubblico da casa, che ha apprezzato il suo stile sobrio, educato e simpatico – senza mai forzare l’ironia.

Le prime parole del presentatore dopo la fine del Festival

Forte di un’amicizia storica e forte con Fiorello, il conduttore ha voluto tirare le somme della sua magica avventura in occasione della conferenza del giorno dopo il Festival:
Questa è la mattina più difficile, la mente si svuota, non pensi più ai problemi pensi solo al bello che c’è stato– ha dichiarato Amadeus commosso nel suo ultimo appuntamento con la stampa nei pressi dell’Ariston – Io sono l’uomo più felice del mondo, perché è vero che ho realizzato un sogno, è vero che tutto quello che è accaduto, nel bene e nel male, è quello che desideravo fare fin da agosto”.

Certo non è stato facile per lui farsi carico di un ruolo del genere: le aspettative erano alte, i rischi dietro l’angolo. Con i suoi numeri da record, infatti, questo Sanremo è stato decisamente sotto gli occhi di più italiani del solito: una gaffe di troppo, uno stile inappropriato, e la critica sarebbe stata dietro l’angolo per lui!

amadeus commosso

È stata una scommessa, per tanti aspetti, una grande responsabilità, anche perché il numero 70 t’impone di fare qualcosa di particolare – ha raccontato, ringraziando la Rai e la fiducia che ha riposto in lui:Credo di averla pagata avendo lavorato con onestà, sincerità e portando sul palco quello che secondo me era giusto“.

Amadeus commosso ma soddisfatto: era questa l’idea che aveva di Sanremo 2020

Eppure lui i ‘rischi’ era pronto a prenderseli tutti: ancor prima di aver ufficializzato l’incarico, ha dichiarato, aveva già le idee chiare. Ecco cosa pensava: “Questo è quello che desidero fare pensando al Festival di Sanremo e se dovesse andar male me ne assumo completamente la responsabilità. Questo era il Festival che volevo portare per il 70° anniversario del Festival”. Immancabili i ringraziamenti di rito a tutti i suoi compagni di avventura, tra tutti Stefano Coletta ( “Quando hai un direttore che pensa che quello che stai facendo sia giusto da una bella spinta”) e il pubblico dentro e fuori dall’Ariston “Come sempre è sovrano e ha capito che da parte nostra c’era da parte nostra c’era il desiderio di fare un bel Festival”.

Per lui, insomma, Sanremo è stata “Una di quelle cose che solo se le vivi capisci che è la cosa più bella in assoluto”, e averla potuta condividere con un amico come Fiorello “È una cosa che tutti e due, da amici, non dimenticheremo più”.

E a voi quanto è piaciuto? Lo vorreste rivedere al timone del Festival?

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