Alessandro Borghese: “Ho visto la morte in faccia, per questo dico non scoraggiamoci”

La star di "4 Ristoranti" rivela al settimanale "Oggi" la sua disavventura sulla Achille Lauro e racconta il bisogno di ripartire dopo il coronavirus

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Un primo piano di Alessandro Borghese
Alessandro Borghese (foto: Facebook @AlessandroBorgheseOfficialPage)

Il bisogno di ripartire dopo il coronavirus coinvolge in prima persona lo chef più amato della tv: Alessandro Borghese. La star di 4 Ristoranti, il programma sui migliori locali d’Italia prodotto da Sky e Drymedia e giunto con le nuove puntate alla sesta stagione, si racconta senza filtri al settimanale Oggi. Il vulcanico cuoco giramondo rivela un segreto del suo passato per dare positività e contrastare le incertezze per il futuro che colpiscono la ristorazione italiana.

Alessandro Borghese: 4 Ristoranti per ricominciare

Borghese confessa di aver visto “la morte in faccia”. Quando? Nel periodo in cui, ereditata dal papà Luigi – scomparso nel 2016 – la passione per la cucina, si imbarcò sulle navi da crociera dopo il diploma alla Rome International School. Il 2 dicembre del 1994 era sulla Achille Lauro quando, a seguito di un incendio a bordo, il transatlantico affondava al largo della Somalia.

“Questa esperienza – spiega a Oggi – mi ha lasciato una grande voglia di vivere, di non perdere tempo. Di godermi ogni attimo come se fosse l’ultimo. Io la morte l’ho vista in faccia, perciò dico: anche in questo periodo non scoraggiamoci. Rassegniamoci a perdere qualcosa per guadagnarne qualcuna in più”.

Lo showman più seguito della cucina italiana è alle prese con la riapertura di AB – Il lusso della semplicità, il ristorante milanese che riparte dal 29 maggio. La sua azienda conta 64 dipendenti tra cucine e laboratori: tutti in cassa integrazione. Ma lui non fa appelli. “Ci vorranno almeno due anni per riappropriarci della normalità – ammette il cuoco – e non aspettiamoci che lo Stato risolva il nostro problema. Chi sopravvivrà? Chi saprà reinventarsi e chi è onesto e sa fare il suo mestiere: gli improvvisati soccomberanno, ci sarà una grossa scrematura”.

Un primo piano di Alessandro Borghese
Alessandro Borghese (foto: Facebook @AlessandroBorgheseOfficialPage)

Alessandro Borghese, moglie e figli sempre con lui in quarantena

Cercando sempre di ragionare sul dopo, su come far muovere di nuovo un settore strategico per l’economia del Paese, Borghese non si rassegna. Nel frattempo, i nuovi episodi di 4 Ristoranti sono stati una boccata d’aria fresca, sia per il pubblico che per lui stesso, rimasto bloccato nella sua casa di Milano durante il periodo del confinamento domestico.

Al suo fianco ci sono state cinque donne: la suocera Renata (“Comanda lei in casa, come è giusto che sia”, ammette), la moglie Wilma Oliverio, con la quale è sposata dal 2009, le due figlie Arizona e Alexandra e la tata. “La piccola – rivela – promette bene come chef. È quella che sperimenta: si butta e assaggia. Arizona invece è morigerata, come nonna Barbara”.

Con loro, come sempre, c’è chi se la gode più di tutti: il gatto di casa, Tokyo.

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