I flop più clamorosi al cinema di film italiani e film internazionali #1

Film italiani e film internazionali, ecco i flop più clamorosi al cinema, con i reali costi di produzione ei costi della campagna pubblicitaria, confrontati con l'incasso totale della pellicola al box office.

0
249
Flop più clamorosi al cinema #1
Flop più clamorosi al cinema #1

Tra i film italiani e internazionali, dei più strepitosi flop al cinema troviamo:

I cancelli del cielo (1980)

Scritto e diretto da Michael Cimino, è un western epico quanto epica lo è stata la sua stroncatura. Con un budget stanziato inizialmente di 12 milioni di dollari, in seguito rifinanziato fino alla astronomica cifra di 44 milioni. Al suo esordio nelle sale, da subito è stato criticato dalla stampa e dalla critica, al punto da spingere la produzione a ritirarlo dalle sale. Nonostante sia stato ridistribiuto in versione notevolmente più corta, è stato un disastro, con un incasso al botteghino di appena 3,5 milioni di dollari, conquistandosi la fama di uno dei peggiori film mai realizzati. Con il senno del poi, I cancelli del cielo è stato rivalutato, ennesima dimostrazione di come una cattiva fama e l’arroganza, possano generare una psicosi collettiva a tal punto da stroncare la carriera di artisti del calibro di Micael Cimino, ma soprattutto causò il fallimento della celebre casa di produzione United Artist.

Alex l’ariete (2000)

Un clamoroso flop diretto da Damiano Damiani, regista della celebre serie tv di successo La piovra (1984), Alex l’ariete segna l’esordio del grande Alberto Tomba al cinema, con lui protagonista del film Michelle Hunziker e prodotto da Vittorio Cecchi Gori e Rita Rusić. Purtroppo, da subito, partendo da una pessima sceneggiatura, l’assenza di una regia, inesperienza degli attori e il pessimo montaggio, hanno segnato il destino della pellicola con un clamoroso flop al botteghino, al punto che venne ritirata la pellicola quasi immediatamente. Nel brevissimo periodo di programmazione, il film fu visto in totale da 597 spettatori, per un incasso complessivo di solamente 3.900 euro.

After Earth – Dopo la fine del mondo (2013)

Ideato e prodotto da Will Smith e inerpretato assieme al figlio Jaden, After Earth è ambientato nel futuro apocalittico, che, a causa di un incidente dell’astronave sulla quale stavano viaggiando, precipitano sulla Terra, abbandonata molti anni prima e divenuto ormai abitato da terribili predatori. Il budget della pellicola arriva all’esorbitante cifra di circa 130 milioni di dollari, che sommati ai più di 100 milioni di campagna pubblicitaria supera i 230 milioni di spesa totale. Il film è risultato un fiasco con solamente 27 milioni di incasso al box office nazionale, ma riesce a salvarsi grazie ai risultati del box office internazionale che riesce a raggiunse un incasso totale di oltre 243 milioni di dollari, riuscendo a recuperare i costi di produzione. After Earth alla 34ª edizione dei “Razzie Awards” (“Pernacchia d’oro”), vince il premo nella categorie peggior attore protagonista, peggior attore non protagonista, collezionando inoltre la candidatura a peggior film, peggior regista e peggiore sceneggiatura. Lo stesso Will Smith, dichiarerà in seguito che After Earth sia stato il fallimento più doloroso della sua carriera.

Vita Smeralda (2006)

Scritto, diretto e interpretato da Jerry Calà, con la fugace apparizione di Raffaella Zardo, Lele Mora, Amedeo Goria, Umberto Smaila e Flavio Briatore, Vita Smeralda è stato prodotto da Medusa Film in collaborazione con Sky al costo di 1,5 milioni di euro, a cui vanno sommati i costi della campagna pubbliciteria, non dichiarati, ma stimati in vari milioni di euro. Pubblicizzato da Medusa Film come “il film dell’estate”, con una martellante lancio pubblicitario: trailer, spot e videoclip della colonna sonora del film, interpretata dallo stesso Calà, su televisione, radio e canali internet, la pellicola ha finalmente esordito al box office con un incasso di 181.000 € nei primi tre giorni di programmazione, per poi crollare nei weekend successivi, senza riuscire a raggiongere i 600.000 € di incasso e senza riuscire a coprire nemmeno i costi di produzione, rivelandosi uno strepitoso flop al botteghino.