Trent’anni senza Ugo Tognazzi: gli omaggi televisivi Rai e Mediaset

L'attore moriva nella notte del 27 ottobre 1990: la tv lo ricorda con una programmazione speciale

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Ugo Tognazzi, uno dei più grandi mattatori della nostra commedia, moriva trent’anni fa. Nella notte del 27 ottobre 1990, l’attore, quasi centocinquanta film all’attivo davanti e dietro la macchina da presa, se ne andava a 68 anni sorpreso nel sonno da un’emorragia cerebrale. Fu il primo dei cinque “colonnelli” del cinema italiano dei tempi d’oro a lasciarci. In occasione del trentennale della sua morte, sono molteplici gli omaggi che gli riserva la televisione. La programmazione è utile soprattutto ai più giovani per scoprire o riscoprire un interprete duttile e malinconico, entrato nell’immaginario collettivo grazie al conte Mascetti della trilogia di Amici miei.

Ugo Tognazzi, film e omaggi sulla Rai

Rai Cultura ricorda Tognazzi dedicandogli un doppio appuntamento. Alle 19 su Rai Storia (canale 34) va in onda il documentario Ugo Tognazzi: l’uomo, l’attore, la televisione di Giulio Calcinari. Il lavoro ripercorre le origini umili dell’attore, il lavoro da impiegato nel salumificio Negroni di Cremona, gli esordi in tv con Raimondo Vianello e al cinema in piccoli ruoli, la consacrazione con i capolavori di Marco Ferreri e la Palma d’oro vinta a Cannes per La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci. L’introduzione è di Paolo Mieli.

Rai 5 propone alle 23 il film Il commissario Pepe, diretto da Ettore Scola nel 1970. È imperdibile il tributo di RaiPlay. La piattaforma rende disponibile in streaming il pacchetto Tognazzi à la carte, un’antologia composta da 52 contenuti originali che spaziano dal 1954 al 1990, nei quali Tognazzi viene celebrato attraverso alcune delle sue più divertenti, irriverenti e argute apparizioni televisive.

Spiccano alcuni filmati preziosi: un documento dove si raccontano gli esordi all’accademia filodrammatica frequentata nel dopolavoro e al teatro di rivista col sodalizio con Scarnicci e Tarabusi, un’ospitata televisiva con i figli e l’ultima apparizione pubblica, ovvero la “Guida Tognazzi” ai ristoranti per i mondiali di Italia ’90.

Non possono mancare gli sketch con Vianello a Un, due, tre. La coppia causò persino un affare di Stato in diretta parodiando la caduta da una sedia dell’allora Presidente della repubblica democristiano Giovanni Gronchi.

Un primo piano di Ugo Tognazzi
Ugo Tognazzi (foto: MediasetPlay)

Ugo Tognazzi, morte 30 anni fa: il ricordo Mediaset su Cine34

L’omaggio di Mediaset non è da meno. Cine34 dedica l’intera giornata all’attore e regista cremonese. La mattinata comincia col grottesco La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone di Pupi Avati e prosegue con La grande abbuffata di Marco Ferreri, I viaggiatori della sera di Tognazzi stesso e I giorni del commissario Ambrosio di Sergio Corbucci.

Alle 14:55 è la volta di Sissignore, ancora diretto da Tognazzi. A seguire, alle 16:48, tocca a In nome del popolo italiano di Dino Risi e alle 18:49 a L’anatra all’arancia di Luciano Salce. La prima serata di Cine34 è affidata al classico Romanzo popolare di Mario Monicelli, la seconda (a partire dalle 23:17) a I mostri, cui seguirà lo speciale del Tg5 “Ugo Tognazzi: che fenomeno!” a cura di Anna Praderio.

Nella notte, gli insonni possono gustare Cattivi pensieri dello stesso Tognazzi, La califfa e Questa specie d’amore di Alberto Bevilacqua. Un’abbuffata di film di uno dei più talentuosi interpreti del nostro cinema, capace di fotografare vizi e virtù dell’Italia del dopoguerra.