Clint Eastwood: “Ricordo ancora le parole di Sergio Leone che mi hanno fatto diventare un attore migliore”

L'attore e regista, 92 anni, ripercorre l'esperienza sui set dei western del regista romano in occasione dell'uscita del documentario di Francesco Zippel

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“Tieniti stretta la fantasia, l’immaginazione dei bambini”. Sono le parole che Sergio Leone disse a Clint Eastwood e che “mi hanno fatto diventare un attore migliore”, ricorda oggi il grande attore e regista in un’intervista concessa a Valerio Cappelli per il Corriere della Sera. L’occasione è l’uscita nelle sale del documentario Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America di Francesco Zippel, un omaggio al leggendario regista romano e un ritratto inedito e commovente di Leone.

Clint Eastwood e Sergio Leone: un legame unico

Eastwood, 92 anni, rivela di aver restituito il poncho e la colt del suo uomo senza nome al dipartimento dei costumi dei film dell’epoca e non di conservarli, come si vocifera, in una teca di cristallo. L’eroico Clint ripercorre il suo legame con Leone, una delle prime persone conosciute appena atterrato in Italia, per la prima volta.

“Una magnifica interprete ci aiutò nella comunicazione – confessa Eastwood – perché all’epoca io non parlavo una parola d’italiano e Sergio non parlava una parola d’inglese. Ci capivamo a gesti. Abbiamo parlato di cinema, ho incontrato la sua famiglia. Ma eravamo concentrati sul film. Non potevo sapere che, al pari di Don Siegel, sarebbe stato l’uomo che più mi avrebbe influenzato come regista. Mi ha fatto amare l’ironia e l’amore per i paesaggi”.

Eppure, quando la trilogia del dollaro uscì negli Stati Uniti, il pubblico americano fu irritato dagli spaghetti western. Leone “era entrato in una zona opaca, manierata” perché “la novità che in un western possa non succedere nulla fu una cosa rivoluzionaria”. Dall’intervista emerge anche il vero motivo per cui Eastwood non accettò di girare C’era una volta il West.

Clint Eastwood e Sergio Leone sul set di Per un pugno di dollari (1964)
Clint Eastwood e Sergio Leone sul set di Per un pugno di dollari (1964)

Sergio Leone e Clint Eastwood: “Non ci siamo separati”

“Ho sempre cercato di fare cose nuove – racconta Eastwood –, ed era venuto il tempo di provare qualcosa di diverso, e di parlare la mia lingua. Con Sergio non ci siamo separati, abbiamo preso filosoficamente strade diverse. I miei sono set molto diversi dai suoi, giro velocemente pochi ciak. Non dico nemmeno azione, motore; dico, ragazzi se siete pronti partite. Io mi indirizzavo verso storie più personali, lui amava la spettacolarità, le esplosioni sui treni, i soldati sulle colline”.

Un aneddoto sulla maniacalità di Leone sul set è la scena del ponte che esplode nel capolavoro Il buono, il brutto e il cattivo. “I tecnici spagnoli sbagliarono i tempi dell’innesco della miccia – ricorda Eastwood – e Leone sbucò fuori imprecando, gli occhi iniettati di sangue. Era furibondo. Il ponte si dovette ricostruire. E poi i set erano pieni di comparse spagnole e tzigane con i mantelli, le divise, le pistole, se lei avesse chiesto loro di cosa parlassero quei film, non avrebbero saputo rispondere”.

Leone – L’italiano che inventò l’America è al cinema dal 20 ottobre, distribuito da 01: ecco il trailer ufficiale.

Il trailer di Leone – L’italiano che inventò l’America