Tiberio Timperi rivela: “La Carrà mi tolse il saluto, Amanda Lear mi strizzava il pacco in diretta”

Intervista senza peli sulla lingua del conduttore al "Fatto Quotidiano", tra origini umili e gli incontri particolari ai tempi di Mediaset

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È un Tiberio Timperi a briglia sciolta quello che si racconta sulle pagine del Fatto Quotidiano. In un’intervista concessa ad Alessandro Ferrucci, il conduttore si definisce “uno che non smette mai di crederci” e ripercorre gli incontri più significativi della sua ormai lunga carriera. A partire da quello con Silvio Berlusconi, avvenuto all’inizio degli anni Novanta, quando passò da Telemontecarlo a Mediaset.

Tiberio Timperi: Marina Berlusconi? “Mai una storia”

“Una mattina – ricorda Timperi – entra in redazione accompagnato da Dede Cavalleri, salivazione azzerata. Si avvicina a me: ‘Farà strada, l’ho guardata. Però le do un consiglio: sistemi le sopracciglia’. E io: ‘Presidente, mi avete acquistato così’. A quel punto la Cavalleri sbianca. Anni dopo le ho sistemate: aveva ragione”. E con Marina Berlusconi “mai avuta una storia”: le portò semplicemente un mazzo di fiori perché si era interessata al suo caso nel periodo dei conflitti con Emilio Fede al Tg4.

Piuttosto burrascoso è stato il suo rapporto con Raffaella Carrà. “Con lei c’era un forte affetto, ma ho commesso l’errore di mandare a quel paese Japino. E mi tolse il saluto – rivela il conduttore –. Era una professionista assoluta e fu la prima a spiegarmi una legge importantissima: ‘In televisione è fondamentale come ci stai: anche se hai uno spazio piccolo, devi ottimizzarlo’. Insomma, mi chiama per un programma a giochi complicatissimo, Navigator, in cui non si capiva niente. A un certo punto mi lamento con Japino e da lì i nostri rapporti finiscono”.

Una persona a cui deve molto è un romano come lui: Gianfranco Funari. “‘A Tibe’, tu non sei un centometrista, sei ‘n maratoneta: li ammazzerai tutti sulla distanza’. Quando stavo a Rete 4 andavo sempre a chiacchierare con lui e lì ho capito che in televisione devi portare te stesso, nessuna finzione”.

Timperi d’altronde viene da una famiglia proletaria, “da pastarelle la domenica”, nato e cresciuto a Piazza Vittorio. “La Fiat 128 tenuta per 17 anni e niente stufa né scaldabagno – ammette il presentatore –; ho ancora in testa la sensazione di freddo di quegli anni, il gelo dal bagno alla cameretta o l’umido, la sera, sotto le lenzuola, con la salvezza aggrappata alla borsa dell’acqua calda”.

Un primo piano di Tiberio Timperi
Tiberio Timperi (foto: RaiPlay)

Tiberio Timperi: Amanda Lear “mi strizzava il pacco”

Una donna di spettacolo con cui è sempre in ottimi rapporti è Amanda Lear. “Persona deliziosa, la sento, ed è matta come poche altre – racconta Timperi –. Quando venivamo inquadrati a mezzo busto, per mettermi in difficoltà, mi strizzava il pacco”.

Quando lavorava al Tg4, ebbe problemi con il direttore Emilio Fede: fu messo ai margini per nove mesi. La decisione di lasciare il giornalismo per dedicarsi alla conduzione e all’intrattenimento l’ha maturata il giorno dell’attentato a Paolo Borsellino.

“Erano le cinque del pomeriggio, avevamo l’edizione flash del telegiornale che anticipava quella condotta da Fede – ricorda Timperi –. Mi chiama il corrispondente da Palermo: ‘La bomba è sotto casa di Borsellino, non si sa se è vivo o morto. Lo dico o no?’. E io: ‘Non fare il suo nome, per rispetto alla famiglia’. Andiamo in onda, nessuno pronuncia il nome di Borsellino, finisce la diretta e subito mi chiama Fede: ‘Stronzo, coglione, non sarai mai un giornalista, hai perso lo scoop’”.

Ma Timperi è così, gli piace sempre cambiare. A parte gli scontri ormai di routine con Monica Setta, ora diventerà anche attore. Ha un ruolo nella serie Sono Lillo, la comedy del comico romano in arrivo su Prime Video dal 5 gennaio 2023, e uno ne I migliori giorni, l’ultimo film di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo, in uscita nelle sale a Capodanno con Vision Distribution.