Il tributo a Nadia Toffa a Le Iene che ha fatto piangere il pubblico italiano

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Vi avevamo anticipato il video inedito di Nadia Toffa a Le Iene, ma nessuno avrebbe potuto prevedere l’intensità del messaggio e delle parole della celebre presentatrice, scomparsa lo scorso agosto a 40 anni.

In uno studio Mediaset affollatissimo, in occasione della prima puntata della nuova stagione del celebre show satirico, un incredibile esercito composto da 100 volti noti del programma si è posizionato davanti alle telecamere per condividere con il pubblico l’ultimo, importantissimo, ‘video-servizio’ della loro amata collega.

Un’Alessia Marcuzzi in lacrime, affiancata da Simona Ventura, Fabio Volo, Andrea Pellizzari, Luca e Paolo, Pif, Claudio Bisio, Luciana Littizzetto, Claudio Bisio, Nicola Savino, la Gialappa’s e molti, molti altri ex colleghi di Nadia Toffa a Le Iene.

Eccovi qui, grazie, è tutto merito suo – esordisce la Marcuzzi, a cui è stato affidato il difficilissimo compito di presentare il tributo alla coraggiosa ex Iena – Abbiamo pensato mille volte a come iniziare questa puntata senza di lei. Abbiamo pensato di fare tante cose ma alla fine abbiamo fatto questa cosa che avete visto. Vogliamo festeggiare la vita perché questo è quello che Nadia voleva. Lei sorrideva sempre. Molti di noi non sapevano cosa avesse Nadia di preciso, molti non sapevano cosa sarebbe successo. Nadia non ne aveva parlato con tutti, nonostante qualcuno lo sapesse, quando è arrivata la notizia, è stata una botta forte. Tutto l’affetto ricevuto dalla famiglia di Nadia è stata una cosa gigante.”

Il racconto continua così: “Nadia era a conoscenza, dopo la prima operazione. Lei sapeva tutto, sapeva che il suo cancro, lei lo chiamava con il suo nome, forse, non le avrebbe dato più di un anno di vita. Nadia era combattiva, come la vedevamo nelle inchieste, ma anche lei ha pianto, ha pianto tanto, le è mancato il respiro. Nadia ha deciso di combattere il cancro a modo suo, non voleva dargliela vinta. Aveva paura ma ha continuato a lavorare e ha continuato a non vergognarsi. Se ti ammali, uno non ha colpa di niente. Non si deve vergognare di niente. Una volta, i fan, durante un abbraccio, le hanno fatto cadere la parrucca e lei disse: ‘E che vergogna c’è?’.”

Un momento davvero profondo, che ha anche ‘abbattuto’ alcune barriere, come qualche antico dissapore tra la bella bionda di Carabinieri e la Ventura: le due presentatrici, prese dalle emozioni molto forti del momento, si sono abbracciate in studio: ‘Non importa quanto vivi ma come vivi’ – ricorda la Marcuzzi – Nadia voleva essere una Iena fin da quando era una studentessa. Nadia è diventata una Iena grazie a voi. Lei ora ci starà guardando, starà ridendo e starà dicendo: ‘Ma guardate questi minchioni!‘. Secondo me, sarai emozionata anche tu. Sei una ragazza magica e so che ci stai guardando da qualche parte”.

E poi arriva il momento clou, quello che ha tenuto incollati allo schermo il pubblico: un’ultima testimonianza risalente a dicembre 2018 in cui la Toffa esprime quelle che, a tutti gli effetti, sembrano le sue ‘ultime volontà’.

Davanti alla telecamera accesa la presentatrice, sorriso largo e occhi vispi, annuncia: “La sorpresa è che vorrei incontrare amici, vecchi, nuovi, persone care, parenti, colleghi che hanno lasciato un segno in questo mio ultimo anno tremendo, persone che contano davvero, che mi hanno dato la carica. Vorrei che tu (l’autore Giorgio Romiti, che ha avuto il compito di seguirla in questa missione) mi aiutassi a filmare questi incontri. In questo ultimo anno sono cambiata tantissimo. Non è il quanto vivi, ma il come vivi. Quando muore una persona, trovo stupida la domanda: quanti anni aveva? Non vuol dire niente. Non contano gli anni, ma se hai vissuto intensamente. Io sto facendo il possibile per ritardare la mia morte, tutte le cure possibili. Faccio tutto ma continua a tornare sto tumore. Vedremo quanto tempo avrò ancora, ma non credo molto”.

Le parole della presentatrice durante la sua ultima video-testimonianza

Una riflessione che tocca nel profondo dell’animo umano: “Un dolore ti sbatte in faccia anche questo. Capisci chi ti ama davvero – continua Nadia – Voglio incontrare mia mamma Margherita, persona meravigliosa, mi spiace più per lei che per me, Max che sarà con noi alla chemio, due mie compagne del liceo classico, Margherita e Francesca. Un mio amico di Brescia, Tommaso che per me è come un fratello gli voglio un bene dell’anima, il mio boss Davide Parenti. Poi la mia amica Sara, la mia nonna Maria, 97 anni, donna tutto d’un pezzo, una roccia; la mia nipotina Alice sono orgogliosa perché mi assomiglia un sacco. E vorrei andare da Silvio Berlusconi: non l’ho mai conosciuto, ma avrei tante curiosità da chiedergli. Provo molta gratitudine per lui, perché lui ha fatto partire l’elicottero per me per farmi portare subito al San Raffaele quando sono stata male a Trieste.”

Il motivo di questa

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Giornalista, insegnante, amante del marketing dei contenuti. Scrivo più veloce di quanto parlo, ma solo perché la erre moscia mi rallenta; ascolto con amore le storie e sogno di scrivere la più bella, bevo moltissimo té e saltello da un punto imprecisato all'altro di Napoli e del mondo, ansiosa di percorrere la prossima strada che mi aspetta.

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