Il nuovo Dpcm del governo Conte ha previsto la chiusura di cinema, teatri e sale da concerto per arginare la seconda ondata di Covid-19. Questo lockdown della cultura ha scatenato l’immediato malcontento del pubblico e degli operatori del settore. È per questo che hanno sorpreso ancora di più i telespettatori le immagini della puntata di martedì 27 ottobre del Maurizio Costanzo Show, il popolare talk tornato in onda su Canale 5. Alla vista del teatro che ospita il salotto televisivo strapieno di persone, sui social è scoppiata una vera e propria polemica.
Maurizio Costanzo Show, pubblico non distanziato
L’esordio della 39esima edizione del talk show più longevo della storia della tv italiana è criticatissimo dagli utenti.
L’indignazione per il mancato distanziamento e il trattamento privilegiato è tanta: “È normale che il teatro sia pieno e che siano senza mascherine?”, “No caro Costanzo, così non si fa. Le regole vanno rispettate. È senso civico, ed è rispetto per i suoi colleghi che si attengono a queste regole”, “Hanno chiuso cinema e teatri meno il tuo? Poi la gente lo capisce che viene presa per il c…”.
La replica di Maurizio Costanzo a queste accuse non si è fatta attendere. Il conduttore definisce le polemiche “assurde”: “Volete sapere come funziona? È facile: il pubblico della mia trasmissione prima di entrare fa il test sierologico, e così tutti gli ospiti. Fra una persona e l’altra c’è un plexiglass, e anche fra un ospite e l’altro c’è un plexiglass. Perché non fanno così anche nei teatri? Possono farlo tutti. Facciano così, invece che rompere e fare polemiche!”.

Maurizio Costanzo Show, polemica sul teatro pieno: la replica
Costanzo, rientrato in Mediaset con l’obiettivo di fornire un intrattenimento alternativo ai reality che monopolizzano il palinsesto di Canale 5, aggiunge che la sua soluzione potrebbe essere adottata anche nei cinema e nei teatri.
Interpellato dall’AdnKronos, il giornalista spiega perché “possono farlo tutti”: “Certo, specifico che il pubblico viene in teatro un’ora e mezzo prima, perché possa essere fatto il test su ciascuno. Quindi io pago gli infermieri, il personale, il plexiglass. Il proprietario del cinema all’angolo faccia così, così non c’è pericolo di assembramento”.