L’Aquila – Grandi speranze, che flop: Rai 1 chiude la fiction

La serie tv sul terremoto, causa bassi ascolti, andrà in onda in prima serata su Rai3 a partire da venerdì 10 maggio

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L'Aquila - Grandi speranze
Luca Barbareschi in L'Aquila - Grandi speranze (foto: Twitter @Raiofficialnews)

L’Aquila – Grandi speranze è stato silurato da Rai1. La fiction in sei puntate, creata da Stefano Grasso e diretta da Marco Risi, andrà in onda in prima serata su Rai3 a partire da venerdì 10 maggio 2019. Il progetto di Rai Fiction, realizzato da IdeaCinema nel decennale del terremoto, paga a caro prezzo i bassi ascolti dei suoi primi tre episodi. L’esordio, trasmesso martedì 16 aprile, ha debuttato con un buon 13% di share, pari a 3.180.000 spettatori. La seconda puntata è passata però al 10,43% di share (2.442.000 spettatori) e la terza è crollata al 9,4% (2.152.000 spettatori).

L’Aquila Grandi speranze ascolti troppo piccoli

Rai1 ha così deciso di correre ai ripari e passare a Rai3 le ultime tre puntate. Martedì 7 maggio, l’ammiraglia Rai programmerà al posto della serie il film La verità, vi spiego, sull’amore, commedia romantica di Max Croci con Ambra Angiolini, Carolina Crescentini, Massimo Poggio, Edoardo Pesce e Arisa.

Interpretata da un ricco cast, che va da Donatella Finocchiaro e Giorgio Marchesi a Giorgio Tirabassi e Valentina Lodovini, Luca Barbareschi e Francesca Inaudi, L’Aquila – Grandi speranze puntava a raccontare la ricostruzione della città abruzzese a livello intimo e dei sentimenti, come ha sempre spiegato Risi. La fiction però, sin dalla prima puntata, ha scatenato furiose polemiche sui social.

L'Aquila - Grandi speranze
Luca Barbareschi in L’Aquila – Grandi speranze (foto: Twitter @Raiofficialnews)

L’Aquila Grandi speranze cast non salva la fiction

Le scelte di sceneggiatura (la rappresentazione dei giovani protagonisti come bulli dediti a scorribande nella zona rossa della città) e la parlata di alcuni attori (un accento buffo che passa dall’aquilano al romanesco, dal frusinate all’umbro) non hanno convinto il pubblico.

Stefania Pezzopane, parlamentare del Pd e originaria dell’Aquila, ha definito la serie “una brutta cosa che non meritavamo”. “Le ‘nostre speranze’ – ha scritto su Facebook – non le avete né cercate, né comprese. Non c’erano e non ci sono bambini incattiviti organizzati in bande. I nostri figli erano allora lontani, sulla costa o nelle tendopoli, per provare a superare la paura e a ricostruirsi vita e serenità… Aiutateci, o lasciateci in pace. Così ci fate solo danni”. Andrà sicuramente meglio con Un passo dal cielo 5 nella prossima stagione.

https://www.facebook.com/stefania.pezzopane/posts/2636929192987389