Ma poi, com’è finito Ballando con le stelle secondo la Lucarelli?

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Casomai ve lo foste perso, tra Natale, Capodanno ed il ritorno al lavoro, dopo l’ultima puntata del 23 dicembre c’è stata una vera e propria riflessione a cuore aperto su Ballando con le stelle secondo la Lucarelli. La giudice, alla sua settima edizione, ha voluto tirare le fila delle innumerevoli tensioni che hanno animato quest’anno.

Il racconto di Ballando con le stelle secondo la Lucarelli

Ho aspettato qualche giorno prima di commentare la finale più contestata della storia di “Ballando con le stelle” (e che mi ha vista al centro della contestazione) perché era Natale e perché volevo che si calmassero un po’ gli animi – ha infatti scritto la giornalista sul suo profilo Facebook.
Secondo lei è impossibile che lo show, da quando lei ha cominciato a parteciparvi, non si evolvesse rispetto all’inizio: “Il programma dura 4 ore e mezzo. Non puoi dedicare 4 ore e mezzo al ballo, ci sta. È giusto arricchirlo di racconti, storie, parenti, inciuci. Permettere al pubblico di conoscere meglio i concorrenti, dare un colore ai protagonisti. Permettere di seguire il percorso umano e di ballo. Inizialmente- secondo ME- c’era un giusto bilanciamento. Ricordo dei balli molto belli, dei concorrenti che si raccontavano il giusto, la parte tecnica della giuria (Carolyn) inflessibile su passi e coreografie.


Piano piano – precisa, però – ho visto il ballo sempre più in secondo piano, talmente in secondo piano che ormai di fatto non esiste più una giuria tecnica“. Questa la prima grande criticità di Ballando con le stelle secondo la Lucarelli, una criticità che però ha condizionato anche gli avvenimenti della finale: “Finché è servito al programma Egger era il più bravo. Anche quando era così così, i suoi difetti erano invisibili. Sempre “emozioni emozioni emozioni”. Quando in finale non serviva più, Carolyn ha improvvisamente notato il difetto. Già che ci sono la dico tutta. Idem per Ema e Angelo che erano adorabili, davvero, ma tecnicamente Ema era tra le più scarse. Sempre coreografie basiche fatte così così. Se però per 11 puntate i tecnici e tutta la giuria dicono “meraviglioso” un po’ da casa te ne convinci. Ma, dicevamo, è tv. Erano simpatici, fidanzati, romantici, carini, potevano raccontare una storia d’amore. Ci sta. Se non fosse stato così, io anziché essere tiepida li avrei massacrati. Così come se di un concorrente per dieci puntate dici (tutti compatti) che è “così così”, pure se bravo, alla fine da casa i giudizi sono così così.

ballando con le stesse secondo la lucarelli

Insomma per lei la finale è stata “brutta e incomprensibilmente ingiusta per vari motivi“, ovvero:
“Il meccanismo di far rientrare in gara alla semifinale una coppia che alla prima puntata si è infortunata è molto discutibile”. Si riferisce naturalmente a Cosamagna, di cui ha messo in dubbio i giudizi che la giuria ha emesso sulla sua performance: “Rientra con un paso doble, che per antonomasia è uno dei balli più spettacolari e di impatto. Poi fa uno swing carino, ma lo swing è un ballo (ballo molto “aperto” come stile) che si inaugura con loro in questa edizione, perché nessuna coppia lo aveva tra i balli a disposizione. Vi ricordate qualcuno che è arrivato in pista con lo swing? Che poi, appunto, è un ballo in cui entra un po’ tutto, non un genere definito. Insomma, una coppia che praticamente non aveva mai ballato rientra in finale con una specie di ballo a piacere.

Al netto insomma della resa, secondo la Lucarelli il vincitore era stato già deciso, si sapeva: “Come ballo di puntata (che deve essere SEMPRE un ballo mai fatto) rifanno un tango (che avevano fatto alla prima puntata, prima dell’infortunio). Cosa che non sarebbe consentita, specie poi se una coppia non ha praticamente mai ballato, ma lo chiamano tango nonsocosa, così vale tutto. Poi uno swing (sempre un ballo messo lì SOLO per LORO) e il paso fighissimo della puntata prima […] Vanno alla sfida a due. E lì i nodi vengono al pettine.
Costamagna fa uno swing carino (che aveva già fatto) . Un valzer mediocre (che è tra i balli più semplici, non a caso Zanicchi l’ha ballato tipo 5 volte). Poi ripete una bachata (l’aveva già fatta da seduta) e praticamente la rifà da infortunata perché non muove un passo, fa tutto Pasquale, lei credo faccia in tutto due passi (male, con gambe aperte) e con la faccia impanicata
.”

Con grande sorpresa della giudice, la giuria quindi si esprime a favore con grande entusiasmo, ma per lei qualcosa non quadra, come alcuni semplici dati tecnici: “Numeri alla mano Egger ha ballato 13 balli (Lorenzo 12, Di Giorgio 12 per esempio…). Costamagna, alla fine, ha fatto 7 generi in tutto. Non ha ballato per esempio quick, boogie, salsa, contemporaneo, samba, rumba, charleston, jive, una marea di roba. Nei latini in pratica ci accontentiamo di quella bachata francamente inguardabile vista in finale.

Per lei la Costamagna non ha seguito “nessun percorso umano e di ballo” ma avrebbe goduto di “molte furbate per farli ballare il meno possibile e solo nei balli più d’effetto e poi il sistema contorto di votazion” (di cui io non ero al corrente nei dettagli) con migliaia di voti tolti ad Egger grazie al lavoro di una misteriosa task force che in 10 minuti individua nel dettaglio decine e decine di migliaia di bot.”

Insomma, risultato? “Questa vittoria è stata triste per tutti”, decreta, aggiungendo: “la sensazione che sia stata un’edizione incredibile guastata da un innamoramento incomprensibile da parte del programma per una coppia di cui nessuno si era davvero innamorato.
Nel frattempo, che io resti o no, mi auguro che a Ballando si ritrovi un po’ la passione per il ballo, oltre che per le storie, perché i balli sono sempre più modesti.

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