Domenica 24 settembre Rai 1 trasmette in prima serata La stoccata vincente, il film tv che ricostruisce la storia vera di Paolo Pizzo. Prodotto da Anele e Rai Fiction e diretto da Nicola Campiotti, il biopic porta sugli schermi la vicenda umana e sportiva di Pizzo, lo schermidore siciliano che prima di diventare campione del mondo di spada per due volte (nel 2011 e nel 2017) ha dovuto affrontare un tumore al cervello.
La stoccata vincente: la storia vera dietro il film
A interpretare Paolo e il padre (e allenatore) Piero sono Alessio Vassallo e Flavio Insinna. Marina e Patrizio Pizzo, sorella e madre di Paolo, sono interpretate da Chiara Cavaliere e Egle Doria, mentre la campionessa di pentathlon (e compagna di vita) Lavinia Bonessio ha il volto di Elena Funari. La sceneggiatura di Marco Videtta si basa sull’omonima autobiografia di Pizzo, scritta con Maurizio Nicita e pubblicata da Sperling & Kupfer.
Nato a Catania nel 1983, Paolo Pizzo è ragazzino quando comincia ad avvertire i primi sintomi del tumore al cervello. Forti mal di testa, attacchi epilettici, nausee inspiegabili, vista offuscata, capogiri: tutte difficoltà che gli impediscono di controllare i movimenti del corpo. Nei mesi in cui procede con gli esami, affronta i ricoveri, l’operazione e il duro programma di recupero, ha sempre la famiglia al suo fianco, su tutti il papà Piero.
Con tenacia e forza di volontà, nonostante un carattere a dir poco esuberante e insofferente alla disciplina, Pizzo riesce a superare la paura di dover abbandonare i propri sogni e non poter mai più tirare di scherma. Grazie agli allenamenti con il maestro russo Oleg Pouzanov (a interpretarlo è l’attore polacco Maciej Robakiewicz), Paolo supera persino la lesione del legamento crociato rimediata in allenamento e la scomparsa del suo straordinario mentore, risorgendo dalla ceneri (come recita il motto della città di Catania scolpito sulla Porta Ferdinandea) e capendo come si possono vincere le gare più dure.
Flavio Insinna: La stoccata vincente “testimonianza schietta e diretta”
Pizzo ha fornito il proprio contributo attivo a La stoccata vincente, facendo da consulente per le riprese delle scene di scherma e collaborando alla preparazione degli attori. “Quando ho conosciuto Paolo e ho cominciato ad allenarmi con lui è nata un’amicizia. Lui è stato sempre con noi sul set e alla fine di ogni scena era il primo che guardavo per capire come era andata”, racconta Vassallo.
“Abbiamo cercato di maneggiare con cura la sua storia e durante le riprese ci sono state giornate bellissime e molto dure. Come quando abbiamo girato la scena in cui io taglio i capelli a mio figlio prima dell’intervento chirurgico: stavamo tutti con il fiato sospeso”, rivela Insinna.
“Attraverso le parole di Paolo, sono arrivato a comprendere il suo segreto più grande, quello che probabilmente condivide con tutti i campioni di ogni epoca, di ogni disciplina e di ogni frontiera: il raggiungimento di un equilibrio assoluto dove passione e ossessione convivono, che fa spingere il tuo corpo oltre ogni limite senza farlo spezzare, che ti consente di ripetere un gesto milioni di volte alla ricerca della perfezione senza farti perdere la testa, che fa stare insieme vita privata e vita sportiva, che ti fa rialzare quando perdi e non ti fa cadere quando vinci”, conclude Campiotti.