Amadeus porta Soliti ignoti sul Nove, non senza problemi nel format

Cambia titolo (e non solo) il popolare quiz dell'access prima time: Discovery non può usare una proprietà della Rai

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Un primo piano di Amadeus
Amadeus

Il faraonico contratto da 10 milioni di euro con cui il gruppo Warner Bros. Discovery ha strappato Amadeus alla Rai include il passaggio del quiz Soliti ignoti sul Nove. Tuttavia sono sorti alcuni problemi per l’edizione 2024-2025 della trasmissione, al via a settembre e per la prima volta fuori da Rai 1. Il programma cambia titolo e formula perché il nome italiano e il meccanismo del gioco restano di proprietà della Rai.

Soliti ignoti nel 2024 cambia nome sul Nove

Da settembre il game show trasmesso dal canale Nove prende il nome di Identity, come da format originale statunitense in onda su NBC. È stata Laura Carafoli, responsabile dei contenuti del gruppo Warner Bros. Discovery in Italia, ad annunciare per prima in un’intervista a Repubblica che l’azienda ha acquistato i diritti di trasmissione del programma, arrivato in Italia nel 2007.

Il titolo Soliti ignoti è stato ideato in Rai: Amadeus può quindi condurre il quiz dell’access prime time sul Nove, ma senza il nome italiano. Rimane di proprietà del servizio pubblico pure un secondo elemento, decisamente importante: il parente misterioso, il parente di uno tra gli otto personaggi misteriosi ai quali è stata abbinata l’identità nella fase iniziale e che il concorrente in gara deve abbinare correttamente a uno di essi.

Con Soliti ignoti passato alla concorrenza, Affari tuoi rimane in Rai e sarà il cavallo di battaglia dell’ammiraglia con la conduzione di Stefano De Martino. Che ci sia o meno il parente misterioso, Amadeus avrebbe già deciso di portarsi sul Nove il gruppo di lavoro che ha collaborato nei suoi access in Rai, incluso il personale che cura l’azzeccato casting dei suoi programmi.

Identity, Amadeus “rinnova” Soliti ignoti

Il rinnovato Identity replicherà il format originale americano, applicato fino alla quinta stagione in Italia, quando sono poi subentrate la variante del parente misterioso e altre modifiche. Quel format prodotto da Endemol Shine è al centro di una storica disputa che ha convinto il Codacons ad una diffida: la Rai sarebbe la legittima proprietaria del programma.

Gianni Ippoliti sostiene da tempo di aver inventato Soliti ignoti, ma la Rai non ha mai sfruttato il suo format preferendo pagarne uno straniero. Il gioco risale all’estate del 1991, quando Ippoliti l’aveva sperimentato all’interno del programma domenicale Girone all’italiana, presentato da Andrea Barbato su Rai 3. All’epoca, però, i diritti dei programmi creati per la Rai non appartenevano ai singoli autori ma alla società di viale Mazzini.