Morto Gianfranco D’Angelo, l’addio commosso di Ezio Greggio: “Collega, amico e fratello”

L'attore romano è scomparso a 85 anni: con Greggio fu artefice del successo di "Drive In" e "Striscia la Notizia"

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Ezio Greggio e Gianfranco D'Angelo al Drive In
Ezio Greggio e Gianfranco D'Angelo al Drive In

È morto a Roma l’attore Gianfranco D’Angelo, volto simbolo del teatro di varietà, della commedia sexy degli anni ’70 e della televisione commerciale degli anni ’80. Il comico avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 19 agosto. Era ricoverato al Policlinico Gemelli, dove è scomparso dopo una breve malattia. Sposato con Anna Maria, D’Angelo lascia due figlie, Daniela e Simona, entrambe attrici.

Gianfranco D’Angelo: teatro e film prima della tv

Classe 1936, D’Angelo proveniva da una famiglia povera: orfano dei genitori a tre anni, venne cresciuto dagli zii. “Ho fatto tanti mestieri – raccontava il comico –, ma ho amato il teatro fin da bambino. Ho anche lavorato dietro le quinte: macchinista, attrezzista”. Negli anni ’60 lavorava di giorno come impiegato alla Sip e la sera recitava in cabaret con i testi che gli scriveva Maurizio Costanzo.

Quando decise di entrare definitivamente nel mondo dello spettacolo, iniziò in teatro, al Puff con Lando Fiorini e al Sistina con Garinei e Giovannini, fino al Derby di Milano e al Bagaglino con Gabriella Ferri, Oreste Lionello, Enrico Montesano e Pippo Franco.

Dopo le partecipazioni ai primi programmi televisivi – Sottovoce ma non troppo del 1971, Dove sta Zazà e Milleluci di Antonello Falqui, Foto di gruppo del 1974 con Raffaele Pisu – arrivò il successo al cinema con le commedie erotiche. D’Angelo interpretava il prof di ginnastica nostalgico o pieno di tic e complessi, alle prese con gli alunni irrequieti e le ragazze più desiderate della scuola. Nella sua filmografia spiccano L’insegnante e La dottoressa del distretto militare di Nando Cicero, La liceale e La poliziotta fa carriera di Michele Massimo Tarantini, L’insegnante va in collegio e La liceale nella classe dei ripetenti di Mariano Laurenti. D’Angelo prese parte anche ad altri film stracult dell’epoca come Kakkientruppen di Marino Girolami (parodia di Sturmtruppen), Io zombo, tu zombi, lei zomba di Nello Rossati e Tutti a squola di Pingitore.

Gianfranco D’Angelo: Tenerone e il successo al Drive In

Il boom di popolarità arrivò però negli anni ’80 con Drive In. Al comico erano affidati i monologhi di satira politica e di costume e alcuni personaggi memorabili: l’improbabile domatore Armando del cocker “Has-Has-Has… Fidan-ken!” e il Tenerone, lanciato dal tormentone “Pippo! Pippo! Pippo!”. Erano sue le imitazioni di Pippo Baudo e Katia Ricciarelli (all’epoca marito e moglie), Sandra Milo, Roberto Gervaso, Piero Angela e Raffaella Carrà.

D’Angelo partecipò con Greggio, Antonio Ricci e Beppe Recchia pure al successivo Odiens, campione d’ascolti di Canale 5 e risposta Fininvest al Fantastico di Enrico Montesano ed Anna Oxa. Nel 1988 fu la volta su Italia 1 della prima storica edizione del tg satirico Striscia la Notizia, condotto assieme a Ezio Greggio, già compagno di scorribande al Drive In. L’esperienza televisiva continuò nel 1992 con la sitcom Casa dolce casa, insieme a Alida Chelli, Enzo Garinei e Daniela D’Angelo, che interpretava il ruolo della figlia come nella vita.

Gianfranco D'Angelo oggi
Gianfranco D’Angelo

Gianfranco D’Angelo morto a 85 anni: l’addio di Ezio Greggio

Nella seconda metà degli anni ’90 D’Angelo fece ritorno in Rai, dove prese parte ad alcune edizioni di Carramba! Che sorpresa, Fantastico e Domenica In. Negli ultimi anni della sua carriera si dedicò soprattutto al suo primo amore, il teatro, con commedie brillanti quali Un giorno lungo 40 anni, Due ragazzi irresistibili e Io e Roma.

Ezio Greggio ha voluto ricordare pubblicamente l’amico e collega scomparso con un commosso post sui social. “Ciao Gianfranco – scrive Greggio – piango come quando se ne va non solo una persona cara ma una persona che è stata importante per tanti motivi nella mia vita. Contrariamente a come facevi in scena quando uscivi tra applausi ed ovazioni ci hai lasciato in silenzio, in punta di piedi circondato dalle persone che ti volevano bene. Il messaggio che mi hai mandato pochi giorni fa dal letto dell’ospedale era ancora carico di speranza, da leone e lottatore quale sei sempre stato. In questi giorni sapendo che purtroppo non c’erano soluzioni di recupero, non ho fatto altro che pensare a te ed a un pezzo di vita trascorso insieme”.

La sberla, Drive In, la prima edizione di Striscia. E poi centinaia di spettacoli di cabaret insieme. E la nostra amicizia – aggiunge Greggio –. Magari non ci si vedeva per tanto tempo ma appena ci incontravamo era come fosse passato solo un giorno: risate, memorie, il nostro modo burlone di stare insieme. Ti ricordi quanti scherzi abbiamo fatto? Alcuni li ho raccontati nei miei libri. Sono contento che un paio di anni fa sei venuto al mio Montecarlo Film Festival e ti ho premiato per la tua fantastica carriera. Eri felice, emozionato e come sempre devastantemente divertente sul palcoscenico. Piango Gianfranco, piango l’amico, il collega che mi ha insegnato tante cose, il compagno di avventure. So che starai parlando con Giancarlo Nicotra, con Raffaella Carrà che ti avrà visto arrivare e ti avrà detto ‘A Gianfrà ma che sei venuto a imitarmi anche qui?’. Scusami se oggi te lo dico ma forse lo avevi già capito: ti voglio un sacco bene. Mi mancherai, salutami mio padre, mia madre, mio cognato Davide che ti adoravano. Ciao Frankie, so che da oggi alzando gli occhi al cielo ed ascoltando bene si sentiranno tante risate provenire da lassù… Has has fidanken”.