L’accusa al film su Bob Marley: “Va vietato ai minori, ci sono troppe canne”

Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia, contro il biopic campione d'incassi: "Può avere un impatto molto dannoso"

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Bob Marley
Bob Marley

Bob Marley – One Love, il film su vita, musica e carriera di Bob Marley, andrebbe vietato ai minori perché “ci sono troppe canne”. È la denuncia di Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia. In un’intervista concessa all’Adnkronos, l’ex deputato prende posizione contro il fortunato biopic di Reinaldo Marcus Green con Kingsley Ben-Adir nei panni della leggenda del reggae.

Film su Bob Marley “va vietato ai minori”: ecco perché

“Quel film andrebbe vietato ai minori – spiega Adinolfi –. Non sono un censore, evviva Bob Marley, però un film che trasmette un messaggio secondo cui il rapporto con la droga è funzionale a una produzione artistica, in età adulta può essere compreso ma su un minore può avere un impatto molto dannoso”.

Nel rastafarianesimo e nella cultura giamaicana la cannabis ha un ruolo fondamentale: i rastafari utilizzano la marijuana come strumento di meditazione e ricerca durante le loro sessioni spirituali. “L’erba è la medicina della nazione”, diceva Marley. “Può risollevare un’economia in crisi ed eliminare una mentalità da schiavi, è l’unica cura per l’asma e per il glaucoma”, cantava in un celebre brano.

A preoccupare Adinolfi sono gli incassi ottenuti da Bob Marley – One Love. Uscito al cinema il 22 febbraio e distribuito da Eagle Pictures, in cinque giorni nelle sale il biopic ha incassato la bellezza di 1,4 milioni di euro. Nonostante sia definito modesto da tutta la critica, sta facendo ancora meglio al botteghino internazionale, dove è già a quota 120 milioni di dollari.

Kingsley Ben-Adir è Bob Marley con i Wailers in One Love
Kingsley Ben-Adir è Bob Marley con i Wailers in One Love (foto: Eagle Pictures)

Bob Marley – One Love, Adinolfi: “Idealizza la droga”

All’indomani del via libera della Germania alla legalizzazione della cannabis, la segretaria del Pd Elly Schlein ha lanciato la sfida anche in Italia. Proprio nei giorni in cui il pubblico giovane, molto sensibile al tema, affolla le sale per vedere Bob Marley – One Love. Un tempismo che inquieta Adinolfi. “I film che hanno all’interno una sorta di idealizzazione del rapporto con la droga, in particolare con l’hashish e la marijuana, andrebbero vietati ai minori”, chiarisce l’ex parlamentare.

“C’è una scarsa cultura anche scientifica rispetto al dato che per i minori il consumo di cannabis è dannosissimo a livello cerebrale – conclude Adinolfi –. I genitori non devono essere lasciati soli: se la politica dice liberalizziamo la droga e il cinema propone un modello permissivo rispetto all’uso della marijuana e dell’hashish, la famiglia non ha più la forza di dire al proprio figlio di non farsi le canne. La politica aiuti la famiglia costruendo una cultura non permissiva e le strutture dello Stato aiutino i genitori a porre un divieto che non appaia insensato”.