Gli spettacolari effetti di Freaks Out di Gabriele Mainetti, in uscita il 28 ottobre

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Freaks Out
Freaks Out

Attesissimo – dopo la prima entusiasmante prova di Lo chiamavano Jeeg Robot con Santamaria – tra i film in uscita quest’anno, il nuovo film di Gabriele Mainetti intitolato Freaks Out.

Presentato in concorso alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia, Freaks Out si presenta come un prodotto cinematografico senza eguali nel panorama nel cinema italiano. Nulla da invidiare ai blockbuster USA, insomma, soprattutto – tra i tantissimi aspetti – dal punto di vista degli effetti visivi, curati da EDI Effetti Digitali Italiani, società leader in Italia e vincitrice del David di Donatello 2021 per “L’incredibile storia dell’isola delle rose”.

Il team composto da oltre cento artisti, in sinergia con Gabriele Mainetti, montaggio, fotografia, scenografia, effetti speciali e stunt, ha lavorato ad oltre 1200 inquadrature dense di effetti visivi tra set extension, realizzazione di creature digitali, superpoteri, enhancement di bombardamenti e battaglie, culminanti nelle spettacolari scene che caratterizzano l’epilogo della vicenda, realizzate quasi completamente in computer grafica.

«Freaks out si apre con due sequenze a forte impatto visivo: da una parte lo spettacolo circense, dall’altra la brutalità dei bombardamenti della guerra. Con il regista abbiamo iniziato a collaborare sin dalla prima stesura della sceneggiatura, immaginando insieme come poter raccontare visivamente le vicende, i superpoteri dei personaggi e la loro costante evoluzione. Infatti, il nostro intervento lo si vede sin dalle prime scene del film: i quattro protagonisti si esibiscono nel circo mostrando i loro poteri quando ad un certo punto il circo viene bombardato. L’obiettivo di Gabriele Mainetti era di dare grande impatto alla tragedia della guerra tramite la macchina da presa in un piano sequenza immerso tra esplosioni e distruzione. Grazie allo studio in pre-produzione della scena, abbiamo raccordato le sequenze aggiungendo pathos e drammaticità fino al crollo del campanile. Inoltre tengo a sottolineare il grande lavoro fatto con Gabriele per la realizzazione della luminescenza di Matilde e il sogno di Franz» racconta il supervisore Stefano Leoni.

Nel film vedrete tantissime “creature” create dallo studio di effetti speciali: api, cavallette, lucciole, farfalle, mosche, scarafaggi e scorpioni. Un lavoro minuzioso che ha richiesto la costruzione di scheletri e articolazioni digitali che, come in biologia, sostengono gli altri strati della creatura rendendone realistici i movimenti: «Realizzare creature in CGI convincenti che possano competere con il mercato globale è possibile. EDI creatura dopo creatura sta dimostrando che è possibile produrre in Italia prodotti di qualità che puntano sempre più all’eccellenza. Da qualche anno EDI sta popolando un creature shop con modelli base di svariati animali, che possono essere animati a seconda delle necessità del cliente», ha spiegato Giuseppe Chisari, Creature Supervisor richiamato in Italia dopo esperienze in DNEG e WETA.

freaks out

«Questa sequenza è stata la sfida più ambiziosa che EDI abbia affrontato ma anche quella che ci ha dato più soddisfazione ed emozioni. Lavorando con Mainetti abbiamo sviscerato e declinato le idee e le aspettative di potenza che questo epilogo richiedeva, fino a raggiungere un risultato visivo che lascia lo spettatore a bocca aperta», ha raccontato Elisabetta Rocca.

Il CEO della società di animazione, Francesco Grisi, non ha dubbi: «Freaks out è un film che farà la storia del cinema italiano, un film che ha segnato un capitolo importante del nostro percorso. Se mi fermo a pensare e a ricordare da dove siamo partiti io e miei soci, dove siamo arrivati è un posto che ci piace! Personalmente mi da soddisfazione leggere i titoli di coda al cinema, ma questa volta consiglio a tutti di non alzarsi e guardarli fino in fondo!

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