Come ogni grande evento che si rispetti, c’è sempre qualcuno che finisce dentro l’occhio del ciclone delle polemiche social: questa volta è il turno di Ambra al concerto del 1 maggio. La celebre presentatrice ed ex star di Non è la Rai ha infatti usato il palco per lanciare un messaggio molto sentito sul lavoro – tema centrale della manifestazione – ma in particolare su quello femminile: “Avvocata, ingegnera, architetta: tutte queste vocali in fondo alle parole saranno armi di distrazione di massa? Mentre ci accapigliamo sulle vocali, perdiamo di vista i fatti e i fatti sono che una donna su cinque non lavora dopo un figlio, che una donna guadagna un quinto in meno di un uomo che copre la stessa posizione – ha dichiarato – Non lo diceva già la Costituzione nel 1949 che la donna doveva avere gli stessi diritti dell’uomo nell’art. 36? Che ce ne facciamo delle parole? Voglio proporre uno scambio: riprendetevi le vocali in fondo alle parole, ma ridateci il 20% di retribuzione. Pagate e mettete le donne in condizione di lavorare. Uguale significa essere uguale, e finisce con la e. Come dice mia madre torniamo alla ciccia, ma non quella che notate sempre sulle nostre cosce. Quella che deve pretendere i fatti. Tenetevi le vocali“
Un discorso sicuramente molto delicato questo di Ambra al concerto del 1 maggio, come dimostra l’aperta critica di Selvaggia Lucarelli, che dal suo profilo social apostrofa l’attrice così: “Quante parole sbagliate in questo discorso. Da quel “ci accapigliamo” che fa sembrare le donne stupide oche da cortile a “tenetevi le vocali”. Noi ci teniamo tutto, cara Ambra. Le parole giuste e le stipendio giusto. Perché entrambi sono fatti. Se non c’è una parola giusta per definirci, non c’è il posto giusto in cui stare. Che peccato utilizzare un palco così importante per dire cose tanto sbagliate, tra benaltrismo da bar e lezioncine su quanto ci perdiamo in cose futili, tirandoci pure un po’ i capelli. Le parole sono ciccia, non dimentichiamo mai“.
Voi con chi siete d’accordo?