Sharon Stone, il dramma dell’ictus: “Io come Lady Diana, dimenticata da tutti”

L'attrice, 61 anni, è tornata a parlare del momento più difficile della sua vita

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Un primo piano di Sharon Stone
Sharon Stone (foto: Instagram @sharonstone)

Sharon Stone è tornata a parlare del momento più buio e complicato che ha sofferto nella sua vita: l’ictus che l’ha colpita il 29 settembre 2001. Quella sera, l’attrice fu vittima di un aneurisma che la ridusse in fin di vita e la costrinse a un lungo ricovero. Ebbe poi un infarto nel 2004, poco dopo il divorzio dal secondo marito. A diciott’anni da quell’evento, la star di Basic Instinct si è voluta togliere qualche sassolino dalla scarpa.

Sharon Stone, malattia e affetti svaniti dopo l’ictus

Intervistata da Variety, la Stone ha spiegato che il suo dramma non è stato legato soltanto alla salute. “Ero una delle donne più famose e amate al mondo – racconta la femme fatale di Hollywood –, poi all’improvviso tutti sembravano essersi dimenticati di me. Mi sono sentita abbandonata e ho perso tutto, compresa la cosa più importante che avevo: l’affetto di mio figlio”.

Nel 2000 l’attrice e il secondo marito, l’editore Phil Bronstein, avevano adottato un bambino, Roan. Dopo il divorzio, nel 2004, è stato l’uomo ad ottenerne la custodia.

“Non smetterò mai – ha aggiunto la Stone – di ringraziare tutti i medici che mi hanno salvato la vita. Dopo essere sopravvissuta, fui costretta a ricominciare da zero, nel vero senso della parola. Dovevo imparare di nuovo a fare cose elementari, come camminare, parlare e scrivere; il tutto, mentre lottavo per la custodia legale di mio figlio Roan. Sono stata trattata in modo crudele e brutale da tutti, dalle mie colleghe alla giudice che si occupò del caso della custodia di mio figlio”.

Un primo piano di Sharon Stone
Sharon Stone (foto: Instagram @sharonstone)

Sharon Stone oggi: carriera in ripresa e due figli

“In quel momento – spiega Sharon – ho capito una cosa: la gente non ha la minima idea di quanto possa essere pericoloso un ictus e quanto possa essere faticoso riprendersi totalmente. Mi ci sono voluti sette anni e in quel periodo ho visto la mia carriera svanire, anche se ho sofferto soprattutto per aver perso mio figlio”.

“In tutto il periodo successivo all’ictus – conclude l’attrice – ho perso tutto ciò che avevo: la casa, la carriera, la famiglia. Mi tolsero mio figlio, mi sentii come se mi avessero tolto anche la mia stessa identità. Sprofondai sempre di più e mi sono sentita come la fenice: mi hanno bruciato fino alla fine e ora non sono più nulla di ciò che ero stata fino a quel momento. Come Lady Diana, mi sono sentita facilmente dimenticata da chi diceva di amarmi”.

Per sua fortuna, la carriera è ripresa (nella prossima stagione la vedremo nel cast della serie tv di Paolo Sorrentino, The New Pope) e oggi la Stone ha al suo fianco altri due figli adottivi: Laird Vonne e Quinn Kelly.

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