Gli operai di ArcelorMittal (l’ex Ilva di Taranto) che invitano i loro colleghi a vedere Svegliati amore mio rischiano il licenziamento. Sembra una fiction ma è la realtà. Il colosso industriale ha sospeso, in via disciplinare, due dipendenti dello stabilimento siderurgico perché hanno condiviso un post sui social in cui invitano a seguire la serie di Canale 5 con Sabrina Ferilli. I lavoratori hanno definito “una vergogna” gli effetti dell’inquinamento sui bambini e degli “assassini” tutti quelli che hanno contribuito a creare questo disastro. La sanzione è un’autentica beffa per la tempistica con cui è arrivata.
Svegliati amore mio: ArcelorMittal Taranto punisce gli operai
La manutenzione degli impianti dell’ex Ilva è oramai al collasso e le condizioni di sicurezza, fortemente compromesse, mettono ogni giorno a grave rischio la salute e sicurezza di operatori e cittadini. L’ultimo incidente risale proprio al giorno di Pasquetta: un’esplosione e un incendio si sono verificati nel reparto della colata continua di Acciaieria 2. La tragedia è stata evitata per un soffio.
Nonostante tutto, AncelorMittal pensa a punire i dipendenti che segnalano una fiction come Svegliati amore mio. La serie di Ricky Tognazzi e Simona Izzo, per altro, non è stata girata a Taranto ma a Colleferro, in provincia di Roma, ed è ambientata nell’immaginaria acciaieria Ghisal. Ovviamente la storia di una bimba ammalata, figlia di un operaio, e del coraggio di sua madre nel denunciare i danni che la fabbrica provoca all’ambiente e alla salute, risuona nella vicenda dell’acciaieria pugliese.
In una nota ufficiale, AncelorMittal Italia “riconosce e rispetta la rilevanza artistica e sociale dell’industria del cinema e della televisione, così come di ogni altra forma di espressione artistica e culturale”, ma precisa che i provvedimenti sanzionatori nei confronti dei due dipendenti sono stati adottati “per aver denigrato l’azienda stessa e il suo management, anche attraverso affermazioni di carattere lesivo e minaccioso”.
Nel comunicato stampa, il responsabile delle risorse umane dell’azienda, Arturo Ferrucci, ricorda che attualmente l’acciaieria risulta rispettare i limiti di legge delle emissioni. La multinazionale “deplora la distribuzione di notizie false e non verificate che a loro volta possano lederne l’immagine ma soprattutto procurare allarme e sconcerto nei lavoratori e nella popolazione”. La sospensione immediata dei dipendenti è quindi avvenuta perché è venuto meno il rapporto di fiducia tra il lavoratore e l’azienda.
Per i sindacati, invece, quelli scritti sui social dai due operai sono solo commenti riferiti alla fiction, che oggettivamente parla di aziende che inquinano. Biagio Prisciano, il segretario di Fim Cisl a Taranto e Brindisi, definisce la sospensione dei due dipendenti una punizione “ingiustificata e priva di fondamento”. Francesco Brigati della Fiom è ancora più duro e sottolinea il paradosso delle sanzioni di AncelorMittal, “come se l’immagine e la reputazione aziendale non fossero già fortemente compromessi da una cattiva gestione che ha generato fratture insanabili con la città, con i lavoratori di ArcelorMittal e del mondo dell’appalto”.
Francesco Rizzo del sindacato Usb aggiunge che nella serie “non si fa riferimento ad ArcelorMittal e/o comunque i fatti riportati sono relativi a circa dieci anni fa, quindi eventualmente alla gestione dei Riva”. Inoltre, spiega Rizzo, “non è la prima volta che ArcelorMittal tenta di mettere il bavaglio ai lavoratori che, a questo punto vengono privati anche della possibilità di avere e condividere un’opinione in merito agli effetti acclarati, in ambito sanitario e ambientale”. Usb denuncia i comportamenti “vigliacchi e fascisti” dell’azienda e definisce “gravissimo il continuo tentativo di volere a tutti i costi alimentare un clima di terrore all’interno dello stabilimento”.
Ex Ilva di Taranto sanziona gli operai: “La notizia sgomenta”
L’amministrazione comunale di Taranto, attraverso il sindaco Rinaldo Melucci e l’assessore all’Ambiente Paolo Castronovi, si è subito schierata al fianco dei due lavoratori. Castronovi dichiara che “ArcelorMittal è riuscita a calpestare il sacrosanto diritto di ogni persona, lavoratore e non, a manifestare il proprio pensiero che è un diritto sancito dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, e dall’articolo 21 della Costituzione italiana. I vertici dell’azienda pensassero piuttosto ad ascoltare i lavoratori e una città intera che da anni chiedono rispetto”.
Sulla questione, infine, sono intervenuti Ricky Tognazzi e Simona Izzo in persona, i creatori di Svegliati amore mio. Tognazzi esprime “solidarietà ai lavoratori ArcelorMittal di Taranto”. Izzo scrive su Twitter che “la notizia sgomenta” e “ha dell’incredibile”.
La sceneggiatrice posta anche su Instagram la foto della protagonista Sabrina Ferilli con sovrimpressa, a caratteri maiuscoli di colore rosso, la scritta “Vietato condividere”. “La drammaturgia non cambia di certo le cose ma a volte sveglia le coscienze”, sono le sue parole.
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