Pippo Baudo compie 85 anni e fa a pezzi i colleghi: “Tale e Quale di Conti è tremendo, Bonolis non si vergogna con Avanti un altro?”

Il decano dei conduttori scatenato in un'intervista a "La Nazione" in occasione del suo compleanno

0
105
Piano americano di Pippo Baudo
Pippo Baudo (foto: Ufficio stampa Rai)

È un Pippo Baudo scatenatissimo e senza peli sulla lingua quello che festeggia gli 85 anni. Nato il 7 giugno del 1936 a Militello in provincia di Catania, l’uomo che ha inventato la televisione italiana spegne le candeline rilasciando un’intervista al vetriolo in cui non risparmia nessuno. A partire dal vero male della tv di oggi: il riciclo continuo dei format e la totale assenza di innovazione.

Pippo Baudo oggi: 85 anni e mazzate alla tv di oggi

In un’intervista a La Nazione, Baudo ripercorre la sua lunga carriera sul piccolo schermo, cominciata nel 1966 con Settevoci. Un percorso professionale sfavillante, da Canzonissima alle innumerevoli edizioni del Festival di Sanremo passando per Fantastico e Domenica In, costellato di successi e polemiche. Ma la tv ormai è cambiata e Baudo non si riconosce più nel varietà che domina i palinsesti Rai e Mediaset.

“Mi limito a guardare – osserva il presentatore siciliano –, e purtroppo vedo sempre le stesse cose, un format ripetuto 7, 8 volte. Leggo che Carlo Conti torna con Tale e Quale, ma è possibile? Ancora? È tremendo”.

Baudo non è certo modesto e si riconosce una buona dose di fantasia e originalità, ma i programmi che ha creato e condotto sono davvero tantissimi. Gli unici colleghi verso i quali prova un misto di ammirazione ed invidia ormai non ci sono più: i “moschettieri” Mike Bongiorno, Corrado ed Enzo Tortora.

Piano americano di Pippo Baudo
Pippo Baudo (foto: Ufficio stampa Rai)

Pippo Baudo: Bonolis “non si vergogna a fare Avanti un altro?”

Arrivato a 85 anni, SuperPippo parla in modo schietto e realista. L’ha già dimostrato quando ha detto la sua sul caso Fedez al Concertone del Primo maggio e sui palinsesti tutti uguali a base di reality e talent. Se non gli piacciono le trasmissioni che passano sulla Rai che resta la sua seconda casa, non va certo meglio con quelle che vede su Mediaset. Un esempio su tutti: i programmi di Paolo Bonolis.

“Paolo Bonolis è bravissimo, è colto, spiritoso, intelligente. Ma non si vergogna a fare tutti gli anni Avanti un altro? – si domanda Baudo – Ma sforzati, inventa qualcosa di nuovo. E poi tutta quella volgarità… Alla volgarità ricorre chi non è bravo. La tv di oggi è fatta solo di fotocopie”.