Sanremo 2021 si farà e con il pubblico: “Ecco la verità su Amadeus e la Rai”

In un'intervista al Sussidiario, il giornalista Luigi Rancilio svela i retroscena sulla 71esima edizione del Festival

1
108
Un primo piano di Fiorello e Amadeus a Sanremo 2020
Fiorello e Amadeus (foto: Twitter @SanremoRai)

Sanremo 2021 si svolgerà regolarmente dal 2 al 6 marzo, con il pubblico al Teatro Ariston e la coppia Amadeus e Fiorello a condurre. Le polemiche degli ultimi giorni sulla presenza o meno dei figuranti contrattualizzati in platea “è solo un finto problema”. Lo rivela Luigi Rancilio, ex capo redattore della pagina spettacoli di Avvenire e giornalista che segue Sanremo da 25 edizioni. In un’intervista concessa al Sussidiario, Rancilio bolla il nodo figuranti come “una questione di lana caprina”.

Sanremo 2021, conduttori “pupazzi” nelle mani di Presta

Amadeus non vuole farsi imporre il tipo di pubblico – spiega il giornalista –, è questo il vero problema”. Dietro questo scontro, c’è in realtà un “gioco a chi è più forte” che ha per protagonista il potente agente di Amadeus: Lucio Presta.

“Presta è uno dei manager della televisione più potenti d’Italia – racconta Rancilio –, oltre ad Amadeus che è un pupazzo nelle sue mani, gestisce la Clerici, è il marito della Perego eccetera. Il suo rivale per così dire è Beppe Caschetto che ha in mano i personaggi televisivi della sinistra tipo Fazio e altri, Presta invece ha in mano gli artisti ‘popolari’. È uno che da sempre ama le battaglie di forza, questa è una di quelle dove lui dice ‘comando io, io non mi faccio comandare’”.

Persino il chiacchierato addio di Amadeus “fa parte del gioco” perché “negli ambienti Rai si sa che Amadeus ha già firmato anche per il Sanremo del prossimo anno”.

Nel mezzo, ci sono una Rai indebolita da una governance in partenza e il comune di Sanremo infuriato, che potrebbe avviare un contenzioso legale con il servizio pubblico per non aver rispettato i contratti che prevedono la presenza di fan e l’afflusso di turisti e curiosi. “Il paradosso – sottolinea Rancilio – è che con la sola trasmissione televisiva gli ascolti da casa potrebbero essere i più alti di sempre, ma ancora una volta di più che in precedenza si potrebbe segnare la distanza fra il festival e il paese reale, avendo persone che lo guardano ma che alla fine passa e va come acqua fresca non lasciando nulla nella vendita dei dischi e nel successo dei cantanti”.

Un primo piano di Fiorello e Amadeus a Sanremo
Fiorello e Amadeus (foto: Twitter @SanremoRai)

Amadeus Sanremo 2021: vincerà “il solito modello democristiano” Rai

C’è infine la questione degli operatori dello spettacolo. Con cinema, teatri, sale e club di musica dal vivo ancora chiusi, l’organizzazione di Sanremo 2021 suona come una grossa beffa. Come ha dichiarato Moni Ovadia, “se Sanremo è più importante della cultura, allora vuol dire che questo Paese è perso per sempre”.

Comunque vada, la 71esima edizione del Festival si farà regolarmente, Luigi Rancilio ne è certo. “Alla fine – conclude al Sussidiario – vincerà il solito modello democristiano che vige in Rai, metteranno qualche figurante, quattro persone sparse chissà dove che rappresentano tipologie di pubblico diverso. Nessuno avrà perso, nessuno avrà vinto”.

1 COMMENT