Costa cara a Luciana Littizzetto la battuta su Wanda Nara pronunciata nel corso dell’ultima puntata di Che tempo che fa. La comica è finita al centro di una feroce polemica per quanto ha detto sull’agente e moglie di Mauro Icardi nel programma di Rai 3. Lo spunto è stato uno scatto sensuale della modella argentina, apparsa senza veli sul dorso di un cavallo.
Wanda Nara Litizzetto: querela per la battuta
La boutade della Littizzetto sullo scatto che ha subito spopolato su Instagram è stata feroce.
Quando si dice cavalcare a pelo. Chissà dove è finito il pomello della sella, lei si arpiona così. Ha la Jolanda prensile.
Gli spettatori della trasmissione si sono subito riversati sul web per denunciare il pessimo gusto della comica torinese, già nel mirino sui social per le sue posizioni politiche. La Littizzetto è stata accusata di fare uscite sessiste e disgustose, banali e poco eleganti, specie perché dette da una donna nei confronti di un’altra donna.
La destinataria della battuta, Wanda Nara, non l’ha presa bene e ha scelto di passare ai fatti. Stando a quanto rivela il quotidiano Il Tempo, la signora Icardi è pronta a portare in tribunale la Littizzetto con una querela. A quanto pare questa decisione è stata annunciata in un commento pubblicato (e poi successivamente rimosso) dalla showgirl argentina nelle storie del suo profilo personale Instagram.
Nel 2020 troviamo ancora donne del genere. Ovviamente dovrà risponderne giudizialmente.
Luciana Littizzetto, Che tempo che fa indigesto: denuncia in arrivo
Oltre a questo sfogo personale, Wanda Nara ha pubblicato nelle Stories uno stralcio del post Facebook della legale siciliana Antonella Pavasili.
“Cosa ci trovi da ridere su questa battutaccia da osteria di quint’ordine – si domanda la Pavasili – io onestamente non lo capisco. Ma forse è un problema mio. Non avrò sufficiente sense of humor oppure, e sarebbe ancor più grave, non sarò in grado di capire la ‘satira’, quella roba lì che diventa la panacea cui ricorrono gli intellettuali sopraffini per giustificare le peggiori nefandezze”.
“Se la battutaccia su Wanda Nara non l’avesse fatta la Littizzetto – si chiede l’avvocato – ma un qualsiasi maschio dello spettacolo, apriti cielo! Da sessista a troglodita a violento verbale a istigatore all’insulto di genere… nessuna gliene avremmo risparmiata. Se quella stessa volgarissima battuta fosse stata profferita in un’altra trasmissione non ammantata dal divino velo del ‘giusto e corretto a prescindere’, apriti cielo! Prezzolati, servi dei reazionari, beceri, ignoranti… nessuno sconto. E invece non succede quasi niente. Timide proteste, qualche post pungente, ma niente di più”.
“Le prevaricazioni e le violenze – conclude la Pavasili – non è che vengano solo dai maschi. Al contrario. Perché la violenza e la volgarità non hanno sesso. Sono e restano violenza e volgarità”.
[…] tuttavia, si sono chiesti come mai il Codice etico non sia stato applicato nel caso della battutaccia di Luciana Littizzetto su Wanda Nara e perché la comica piemontese sia ancora al suo posto a Che tempo […]