È partito col freno a mano tirato Benedetta primavera, il ritorno di Loretta Goggi in televisione con uno show tutto suo. Cominciato su Rai 1 con un titolo che è già tutto un programma, il varietà della più completa e talentuosa delle nostre showgirl non ha convinto il pubblico e soprattutto la critica. Innanzitutto gli ascolti: non un granché. Basta vedere i dati di venerdì 10 marzo.
Benedetta primavera, flop di ascolti
Alla prima sfida con Buongiorno, mamma! 2 su Canale 5 è finita in sostanziale parità: 3.018.000 spettatori (share 18,9%) per la fiction con Raoul Bova e Chiara Giannetta e 2.942.000 spettatori (share 18,6%) per la trasmissione della Goggi. A leggere le recensioni della critica, è ancora peggio: Benedetta primavera ne esce fatto a pezzi.
“Bisogna trovare parole gentili per dire che il programma non è stato all’altezza delle attese”, scrive Aldo Grasso sul Corriere della Sera. Il decano dei critici televisivi se la prende soprattutto con chi ha fortemente voluto questo programma: Stefano Coletta, il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Rai.
“Se per fare carriera bastassero gli ascolti io sarei un king. A me invece interessa la qualità”, ha detto Coletta durante la presentazione di Benedetta primavera. “A parte l’ego smisurato, viene subito da chiedersi dove Coletta abbia visto la qualità”, si domanda Grasso.
Luca e Paolo sono “bravissimi” ma erano “due pesci fuor d’acqua”, tra gli ospiti è stata scelta “gente che sprizza ‘empatia’ come Claudio Amendola o Flavio Insinna” e “Mietta tenta di essere Mia Martini e Anna Tatangelo Whitney Houston”. Insomma, per Grasso questo progetto “è un varietà dove tutti inseguono un modello alto che non riescono mai a raggiungere”.
Benedetta primavera, recensioni e audience da brividi
Non sono da meno Mattia Buonocore e Fabio Morasca. Sul sito di Davide Maggio, Buonocore assegna un sonoro 3 al programma. Il motivo? È “un varietà che è poco varietà, una non celebrazione che di fatto lo è, sciatteria nei racconti e scelta degli ospiti poco simpatica”.
Morasca va giù ancora più duro su TvBlog. Per il critico “il talento di Loretta Goggi è fuori discussione”, ma “le imitazioni sono apparse semplicemente degli esercizi di stile” e “le chiacchierate si sono distinte soprattutto per l’assenza di naturalezza”.
“In Benedetta primavera, è mancata anche una narrazione. A causa della mancata diretta e di una post-produzione evidente che ha puntato tutto su risate confezionate, odiose come poche cose al mondo, lo show è apparso come un collage di tante cose incollate tra loro alla bell’è meglio, senza scorrevolezza, né racconto”, aggiunge Morasca. Un vero peccato.
[…] varietà sono particolarmente lunghi, come Ballando con le stelle, il Grande Fratello o il recente (e criticato) Benedetta primavera, per arrivare fino alla fine si supera la mezzanotte, se non la notte […]