Addio a Luciano De Crescenzo: le lacrime di Renzo Arbore

Le parole toccanti di Arbore per l'amico Luciano, lo scrittore-filosofo napoletano morto a 90 anni a Roma

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Un primo piano di Luciano De Crescenzo
Luciano De Crescenzo

Luciano De Crescenzo è morto a 90 anni (ne avrebbe compiuti 91 il prossimo 18 agosto) a Roma giovedì 18 luglio 2019. Marisa Laurito e Renzo Arbore gli sono stati accanto negli ultimi momenti: lo scrittore-filosofo di Così parlò Bellavista era ricoverato da due settimane e soffriva da anni di una malattia neurologica. Quando si è spento, per le conseguenze di una polmonite, Marisa e Renzo erano al suo fianco.

Luciano De Crescenzo, malattia e morte di un gentiluomo

“Luciano – racconta Arbore al Corriere della Sera – se ne è andato avendo intorno i suoi amici”. Nella lunga intervista al quotidiano, lo showman foggiano ricorda il primo incontro con l’allora ingegnere napoletano.

“Il primo ricordo che ho di lui – rivela Arbore – è quando, ingegnere della IBM, lo vedevo al computer senza che io sapessi bene cosa fosse un computer. Faceva non so quali giochi, perdeva e si accigliava. Furono le uniche occasioni in cui lo vidi accigliato…”.

La bontà d’animo e la generosità di De Crescenzo, scomparso un giorno dopo Andrea Camilleri, erano note.

“Pure essendo invidiato da un certo tipo di intellettuali – precisa Arbore –, non gli ho mai sentito parlare male di nessuno, mai uno sfogo, un moto di stizza. Pensare che anche noi non abbiamo mai litigato. Mai una volta. E nemmeno una discussione, anche perché non avevamo mai punti di vista diversi”.

Un primo piano di Luciano De Crescenzo
Luciano De Crescenzo

Luciano De Crescenzo, morto il professor Bellavista

La loro era una piccola famiglia. Ad unirli erano la passione comune per la musica e per il cinema. “La sua casa – spiega Arbore – era un punto di riferimento: lì abbiamo inventato film e trasmissioni televisive, abbiamo fatto cene e condiviso risate. E poi c’erano i suoi racconti: il suo essere affabulatore mi spinse a segnalarlo a Maurizio Costanzo per il suo show”.

Il comune di Napoli ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Luciano De Crescenzo: il sindaco De Magistris ha disposto che sugli edifici pubblici le bandiere siano poste a mezz’asta.

Di lui, conclude Arbore, ricorderemo soprattutto “l’umorismo napoletano elegante, l’ironia non banale, che ha saputo dimostrare perfino in libri fotografici”. De Crescenzo è stato “un intellettuale e un umorista, termine che per molti, chissà perché, rappresenta una diminutio…”.