La Rai elimina il blackface da Tale e Quale Show e tutti i suoi programmi

Svolta storica nelle trasmissioni del servizio pubblico: "Impegno ad evitare che si ripeta"

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Barbara Cola, Paolantoni e Sergio Muniz in blackface a Tale e Quale Show
Barbara Cola, Paolantoni e Sergio Muniz in blackface a Tale e Quale Show

L’uso del blackface è ufficialmente bandito dai programmi della Rai. La pratica di dipingersi la faccia di nero per imitare o interpretare persone nere verrà eliminata da tutte le trasmissioni di intrattenimento del servizio pubblico. Lo annunciano Stefano Coletta e Giovanni Parapini, i direttori di Rai 1 e di Rai per il Sociale. I due hanno risposto all’appello lanciato dall’associazione Lunaria insieme a Italiani senza cittadinanza, Cospe, Arci e Il razzismo è una brutta storia.

Blackface, Tale e Quale ne farà a meno

Coletta e Parapini si uniscono, a distanza di mesi, al coro di proteste contro il blackface. “Nel merito della vicenda per la quale ci avete scritto – rispondono i dirigenti –, diciamo subito che assumiamo l’impegno – per quanto è in nostro potere – ad evitare che essa possa ripetersi sugli schermi Rai. Ci faremo anzi portavoce delle vostre istanze presso il vertice aziendale e presso le direzioni che svolgono un ruolo nodale di coordinamento perché le vostre osservazioni sulla pratica del blackface diventino consapevolezza diffusa”.

In Italia, il blackface esiste in televisione da anni. Negli ultimi tempi è stato soprattutto Tale e Quale Show a far discutere, con le imitazioni caricaturali di famosi artisti afroamericani. Le performance che hanno destato maggiore perplessità, fino a sfiorare il grottesco, sono state quelle di Barbara Cola e Roberta Bonanno in versione Tina Turner e Beyoncè, Francesco Paolantoni nei panni di Tom Jones e Sergio Muniz in quelli di Ghali.

Il rapper milanese di origini tunisine ha replicato in prima persona contro l’uso del blackface nel varietà di Rai 1. “Non c’è bisogno di fare il blackface per imitare me o altri artisti – ha scritto Ghali sui social –. Potete dire che esagero, che mi devo fare una risata e che non si vuole offendere nessuno, lo capisco. Ma per offendere qualcuno basta semplicemente essere ignoranti, non bisogna per forza essere cattivi o guidati dall’odio. Si può anche essere delle brave persone e non sapere che la storia del blackface va ben oltre un semplice make up, trucco o travestimento”.

Barbara Cola, Paolantoni e Sergio Muniz in blackface a Tale e Quale Show
Barbara Cola, Paolantoni e Sergio Muniz in blackface a Tale e Quale Show (foto: RaiPlay)

Blackface, Rai ascolta Ghali: ma Carlo Conti è ancora contro?

Ghali fa riferimento ai Minstrel Show, gli spettacoli in cui gli attori statunitensi bianchi si mascheravano da neri per gag razziste e discriminatorie. “Non facciamo una bella figura né con chi è meno superficiale in questo Paese e nemmeno con chi ci guarda da fuori – ha aggiunto il trapper –. Ci sono tante caratteristiche che si possono riprodurre e imitare in un personaggio. È la seconda volta che mi emulate in questo modo, dipingendo la faccia oltre a fare commenti usando luoghi comuni e paragoni su aspetto fisico e bellezza. Non mi sono offeso, davvero. Ma nemmeno ho riso. Bastava l’autotune e un bel look. Perché il blackface è condannato ovunque, specie in un anno come questo, in cui gli avvenimenti e le proteste sono stati alla portata di tutti”.

Sulla questione era intervenuto Carlo Conti in diretta, difendendo in realtà questa pratica. “Ci tengo a sottolineare che qui a Tale e Quale facciamo tutti i grandi artisti – ha detto il conduttore –. A noi non interessa il colore della pelle o la loro religione. Per me noi sono celebrazioni di grandi artisti”.

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