Lo spot di TimVision con Lino Banfi, scelto come testimonial per il Campionato di Serie A 2021/2022 trasmesso sulla piattaforma streaming, non piace al Moige, il Movimento Italiano Genitori. Nella campagna di comunicazione, ideata da Luca Josi e on air sulle principali emittenti nazionali, l’attore pugliese torna ad indossare i panni di Oronzo Canà, il mitico “allenatore nel pallone” del film cult di Sergio Martino. Peccato che i tempi siano cambiati e Canà è alle prese con partite di calcio che non vengono più trasmesse sui canali satellitari.
Spot Tim Lino Banfi nella bufera: insorge il Moige
Quando l’allenatore si rende conto che non riesce a seguire la prima di campionato come vorrebbe, reagisce in malo modo: esplode nella classica imprecazione “Ma porca pu**ena!”. Lo spot con Banfi, reduce da un’altra disavventura censoria, è stato subito oggetto di numerose segnalazione da parte di genitori e famiglie. Il Moige ha così deciso di presentare una denuncia all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato TV Minori.
Il “porca pu**ena!” di Banfi è l’oggetto dell’esposto. “È proprio questa espressione, ovvero ciò che rende sgradito lo spot alle famiglie e ai minori – si legge nella nota del Movimento –, ad aver richiamato l’attenzione del Moige: sembra infatti che, affinché lo spettatore a casa non si annoi, sia necessario ravvivare l’interesse con qualcosa che possa scandalizzare o almeno catturare il pubblico. Una soluzione antiquata e sulla lunga controproducente per le stesse aziende, associate a riferimenti trash nell’immaginario dei clienti, che consigliamo fortemente di non reiterare”.
“In una TV già subissata da contenuti volgari e inadatti ai minori – prosegue il comunicato –, non si sente davvero bisogno di un ulteriore dose di cattivo gusto e volgarità: e non è possibile derubricare un’esclamazione del genere trasformandola in un motto di spirito o in una forma ironica, giocando magari sul personaggio amatissimo di Oronzo Canà. Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti, e in questo caso le parole scelte per lo spot di TimVision appaiono chiarissime e assolutamente non fraintendibili”.
Lino Banfi, spot Tim “scade nella trivialità più assoluta”
La campagna che lancia TimVision come “la nuova casa del calcio e delle tue passioni” è stata affidata alla società di produzione Cattleya e al regista Claudio di Biagio. Elisabetta Scala, vicepresidente e responsabile dell’Osservatorio Media Moige, definisce l’attività di sensibilizzazione del Movimento “una nuova iniziativa contro la volgarità in TV che dimostra in modo chiaro come uno degli scopi del Moige sia battersi contro la violenza e la volgarità, soprattutto quando può recare danno ai minori, senza alcun pregiudizio”.
“Le aziende come Tim – specifica Scala – devono trovare altre strade per coinvolgere il pubblico, evitando di scadere nella trivialità più assoluta, considerando anche che gli spot sono mandati in onda in fascia protetta e che una buona parte del pubblico è composta da famiglie e minori”.
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