Una poltrona per due, i 5 segreti nascosti nel grande classico di Natale

Dai protagonisti pensati in origine per attori diversi alla feroce critica ai derivati OTC, ecco 5 curiosità sul cult movie di John Landis

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Dan Aykroyd e Eddie Murphy in una scena di Una poltrona per due
Dan Aykroyd e Eddie Murphy in una scena di Una poltrona per due

Che Natale sarebbe senza Una poltrona per due? Anche quest’anno, rigorosamente alle 21:30 del 24 dicembre, Italia 1 manda in onda il film di John Landis: un’usanza tutta italiana che risale al 1997, quando la dirigenza di Mediaset decise di risparmiare sui diritti di costose prime visioni e lanciare nel prime time della vigilia la commedia cult con Dan Aykroyd, Eddie Murphy e una travolgente Jamie Lee Curtis.

Una poltrona per due in tv: il rito di Italia 1

Dalla fine degli anni Novanta ad oggi, anno dopo anno, Una poltrona per due continua a ricevere consensi entusiasti da parte del pubblico di fedelissimi, aumentati a dismisura con l’avvento dei social. Il rito si ripete, ma c’è ancora qualcosa di “nascosto” nel film: ecco i 5 segreti da conoscere dietro l’immancabile commedia da gustarsi da soli o in famiglia.

Titolo e protagonisti dovevano essere diversi

Il titolo originale del film doveva essere Black and White, ossia bianco e nero, in riferimento al colore dei protagonisti. Poi fu cambiato in Trading Places, ovvero scambiarsi di posto. Questo titolo si riferisce anche ai posti, come la Borsa di Wall Street, nei quali avvengono le transazioni finanziarie. All’epoca dell’uscita, i distributori italiani decisero di tradurlo con Una poltrona per due.

In origine i personaggi di Louis Winthorpe III e Billy Ray Valentine erano stati pensati per Gene Wilder e Richard Pryor, la coppia che sei anni dopo avrebbe interpretato Non guardarmi: non ti sento. Pryor dovette rinunciare perché convalescente in seguito a un incidente. A quel punto il produttore Aaron Russo scelse un’altra coppia: Dan Aykroyd e Eddie Murphy. Aykroyd era già famoso grazie ai Blues Brothers, Murphy era invece il comico più promettente del Saturday Night Live, appena lanciato al cinema da Walter Hill con 48 ore.

La foto segnaletica di Dan Aykroyd

Nella scena in cui Louis viene arrestato, incastrato dall’uomo di Randolph e Mortimer Duke che l’ha fatto passare per uno spacciatore di “polvere d’angelo”, c’è una curiosa autocitazione inserita da Landis. Il numero della foto segnaletica di Winthorpe è lo stesso di John Belushi versione Jake “Joliet” Blues in The Blues Brothers. Un commovente e ironico omaggio a Belushi, morto da appena un anno.

Il ritorno di Don Ameche

I fratelli Randolph e Mortimer Duke, i ricconi parodia dei Rockefeller che scommettono sullo scambio di posti del rampollo Winthorpe e del medicante Valentine, sono interpretati rispettivamente da Ralph Bellamy e Don Ameche. Classe 1908, Ameche era stato uno degli attori più gettonati della Hollywood degli anni Trenta e Quaranta. Dopo alcune sporadiche apparizioni in diversi film negli anni Cinquanta e Sessanta, si era praticamente ritirato dalle scene.

Una poltrona per due fu il suo primo film dopo 13 anni di lontananza dal grande schermo. Prima di allora aveva recitato l’ultima volta nel 1970 nel cast della commedia Supponiamo che dichiarino la guerra e nessuno ci vada. L’apparizione nel film di Landis gli portò fortuna: tre anni dopo, nel 1986, vinse il premio Oscar come miglior attore non protagonista per Cocoon – L’energia dell’universo di Ron Howard.

Don Ameche in una scena di Una poltrona per due
Don Ameche in Una poltrona per due (foto: Paramount)

L’apparizione di fratelli e sorelle di “famosi”

Nel cast, in ruoli minori, ci sono tante personalità di spicco del mondo di Hollywood. Jim Belushi, il fratello di John, è l’uomo che indossa il costume di gorilla durante la festa di Capodanno sul treno nel finale. Kelly Curtis, la sorella di Jamie Lee, è invece una delle ragazze della “Philadelphia bene” amiche di Winthorpe e della fidanzata Penelope.

Sapete cosa sono i derivati?

Dietro la facciata di divertente commedia natalizia, John Landis e il produttore Aaron Russo hanno nascosto una critica durissima (e più attuale che mai) alle storture del sistema finanziario, alle speculazioni economiche e alle trame delle dinastie che controllano dall’interno le sorti dei mercati azionari.

La scommessa di un dollaro fatta da Randolph e Mortimer Duke è quello che nel mondo della finanza si chiama un contratto derivato Over The Counter. Un derivato OTC è un contratto privato tra due persone, siglato senza passare per una Borsa o un altro intermediario e negoziato bilateralmente (ossia direttamente tra le parti) fuori dai mercati regolamentati.

Randolph e Mortimer scommettono su Valentine contro Winthorpe e sul prezzo del succo d’arancia ottenendo illegalmente il rapporto segreto sul raccolto annuale prima che venga pubblicato, proprio come fanno le maggiori banche d’investimento incassando profitti miliardari e pagando soltanto multe minime per queste malversazioni. Incredibile ma vero: operazioni del genere avvengono tutti i giorni sui mercati. Secondo gli studiosi di settore, l’ammontare di queste scommesse si aggira nell’ordine di almeno due milioni di miliardi di dollari.

Il film finisce con il trionfo di Louis e Billy Ray su una barca a vela al largo di un’isola tropicale, ma nella realtà, purtroppo, gli oligarchi Duke sono invincibili.

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