Sin dalla prima serata di Sanremo 2024, i bookmakers hanno dato Angelina Mango come vincitrice del Festival con la sua La noia. Nonostante le incertezze e le polemiche, il pronostico si è verificato con il trionfo su Geolier, Annalisa, Ghali e Irama nella finalissima di sabato 10 febbraio. Figlia d’arte lanciata da Amici, la cantante lucana classe 2001 era al suo debutto assoluto a Sanremo e nel suo pezzo, scritto con Madame e Dardust e ora in gara all’Eurovision, cita la cumbia della noia. Ma di cosa si tratta di preciso?
Angelina Mango e la cumbia della noia
La cumbia è un genere musicale, un canto e una danza popolare che arriva dal Sud America, in particolare dalla Colombia, e ha origini antichissime: è nata molti secoli fa a Barranquilla, nell’estuario del fiume Magdalena, dall’incontro tra culture indigena e nera africana. Parente di rumba, salsa e merengue, la cumbia era l’unico elemento di aggregazione per i deportati dall’Africa che lavoravano come schiavi nelle piantagioni colombiane.
Le sonorità sono caratterizzate dai ritmi ipnotici, viscerali e zoppicanti di guiro, bombo, tromba e percussioni, che variano a seconda del Paese di provenienza: a Panama, ad esempio, la cumbia è più rilassata e meno pesante che in Colombia. Nel corso del tempo le sonorità tradizionali hanno subito parecchie variazioni stilistiche, contaminandosi con l’elettronica, l’hip hop, l’afrobeat, il funk, il rock, il dub e il reggae.
Per farsi un’idea, per La Tempesta Dischi incide l’Istituto Italiano di Cumbia, un collettivo che raccoglie numerosi musicisti di cumbia contemporanea provenienti da alcuni gruppi italiani. Davide Toffolo, fumettista e fondatore dei Tre allegri ragazzi morti, è il motore dell’Istituto e aveva già dato un assaggio di questo feeling cumbiero nella canzone In questa grande città (La prima cumbia), realizzata con Jovanotti. Cherubini stesso si è cimentato con La cumbia di chi cambia, brano scritto per Adriano Celentano e inserito nell’album Facciamo finta che sia vero del 2011.
La cumbia della noia: significato della canzone
Per spiegare il testo della sua canzone, Angelina Mango sottolinea che “la noia stessa è il tempo e ne rivendico il valore”. “È tempo che potenzialmente abbiamo a disposizione per noi stessi, in cui possiamo fare cose che piacciono, scoprire cose nuove”, racconta la cantante. La noia diventa quindi un tempo prezioso da dedicare a se stessi, per riscoprire il valore delle cose semplici, di tutto quello che ci circonda.
Quando scatta la noia e arrivano i momenti difficili, allora “bisogna ballarci sopra”. Non a caso “una corona di spine sarà il dress code per la mia festa”, come Angelina canta nel brano. Una canzone leggera, ma con un significato importante. E che già spopola su YouTube (il video ufficiale ha 1.3 milioni di visualizzazioni a tre giorni dall’inizio di Sanremo) e fa il pieno di ascolti su Spotify con quasi 2 milioni di riproduzioni.
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