L’ultimo film di Nicolas Cage è talmente traumatizzante e fuori di testa che l’attore non vuole vederlo

Negli Stati Uniti spopola al cinema "Pig", ma Cage rivela che preferisce non vederlo perché gli evoca brutti ricordi: i film Disney

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Un primo piano di Nicolas Cage nel film Pig
Nicolas Cage nel film Pig

Pig è il film dell’estate negli Stati Uniti. Eppure, il suo protagonista Nicolas Cage ha ammesso che non vuole vederlo. Il motivo? Il film è così strambo e toccante che evoca nell’attore ricordi traumatici del passato che desidera soltanto dimenticare. “Non vedrò mai questo film – racconta Cage in un’intervista a Variety –. Mi hanno detto che è un buon film, che il pubblico lo ama e si sta appassionando, ma l’ho fatto per gli spettatori. Per me è troppo andare all’anteprima e stare seduto in mezzo a loro. Psicologicamente è troppo bizzarro e fuori di testa”.

Nicolas Cage: Pig “per me è troppo”

Diretto dall’esordiente Michael Sarnoski, Pig racconta la storia di Rob Feld (Cage), un ex chef di Portland segnato dalla morte della moglie Lori. Il cuoco ha lasciato la città e si è ritirato nelle foreste dell’Oregon, dove vive da solo e si è messo a fare il cercatore di tartufi. Una notte, Rob subisce un’aggressione con furto: la scrofa che gli permette di trovare rapidamente i tartufi viene rapita. Accompagnato dall’amico Amir (Alex Wolff), Rob è costretto a ritornare al suo passato a Portland alla ricerca dell’amato maiale.

Uscito nelle sale statunitensi lo scorso 16 luglio, Pig è diventato la rivelazione del 2021, incassando in poco meno di una settimana quasi un milione di dollari. Il film ha ricevuto il plauso pressoché unanime della critica, che ne ha lodato la regia, la sceneggiatura (uno studio complesso e straziante sulle relazioni umane e sul dolore), lo sviluppo della trama e l’interpretazione di Cage, definita da molti una delle migliori della sua lunga carriera.

Allora perché Cage non vuole vedere sul grande schermo la sua performance? L’attore non desidera rivivere, attraverso la storia personale e il dramma di Rob, la sua esperienza di star di Hollywood costretta a sacrificare la propria libertà e a venire a patti con la volontà degli studios. Nell’intervista concessa a Variety, Cage fa riferimento in particolare alla Disney e ai primi anni Duemila, il periodo di una saga di enorme successo: Il mistero dei Templari.

Un primo piano di Nicolas Cage nel film Pig
Nicolas Cage in Pig (foto: Neon)

Nicolas Cage, film con la Disney un errore: “C’era paura su quei set”

Quel periodo nella vita dell’attore è stato tremendo. “Non so se avrei voglia di tornare a quei tempi – rivela Cage – e fare un altro film con la Disney. Sarebbe spaventoso. C’era paura sul set. L’atmosfera in un film come Pig è completamente diversa”.

Dopo Il mistero dei Templari sono arrivati il sequel Il mistero delle pagine perdute e il fantasy L’apprendista stregone. “Ci sono stati momenti divertenti – ammette l’attore –, ma allo stesso tempo era un continuo: ‘Abbiamo scritto questa battuta, deve essere detta in questo modo’. Ti puntano la macchina da presa addosso e ti ordinano di recitare come dicono loro. Nei film indipendenti hai più libertà di sperimentare e di essere fluido”.

Da allora Cage preferisce dedicarsi a progetti più piccoli ma che gli consentono di preservare la propria integrità ed esprimersi liberamente. Nel caso di Pig, ha persino accettato di trascorrere venti giorni prima delle riprese assieme a Brandy, la scrofa del film.