Maria Grazia Cucinotta: “Ho sempre avuto il complesso del seno gigante, nessuno ti guarda negli occhi”

L'attrice racconta al Corriere che ha rifiutato "L'avvocato del diavolo" perché "nel copione c'era un nudo continuo"

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Maria Grazia Cucinotta
Maria Grazia Cucinotta

Maria Grazia Cucinotta si racconta tra passato, presente e futuro in un’intervista concessa al Corriere della Sera. Prossima ai 54 anni, l’attrice e produttrice non manca mai di autoironia e ripercorre con il sorriso sulle labbra la sua lunga carriera, cominciata con la partecipazione a Miss Italia a soli 18 anni dopo il diploma in analisi contabile. Incredibile ma vero: il suo fisico prorompente l’ha messa spesso e volentieri in difficoltà.

Maria Grazia Cucinotta: Keanu Reeves “quando lo vedi ammutolisci”

Cucinotta rivela di aver rifiutato L’avvocato del diavolo con Al Pacino e Keanu Reeves perché “nel copione c’era un nudo continuo e io con questo seno gigante mi sarei sentita a disagio e avrei rovinato tutto”.

“Ho sempre avuto il complesso – confessa l’attrice –, a 13 anni ero già così, che vergogna, non vedevo l’ora di ridurlo con un intervento, poi ci ho rinunciato, forse non avrei avuto lo stesso successo, però non mi è mai sembrato bello, troppo ingombrante, per nasconderlo ingobbivo le spalle. E poi è dura farsi prendere sul serio, nessuno ti guarda negli occhi. ‘Ah, ma sei anche intelligente’, è una frase che ho sentito spesso”.

Pure per I laureati di Pieraccioni ci fu non poco imbarazzo. “Con Leonardo c’erano tante scene in cui ci baciavamo – ricorda Maria Grazia –, i paparazzi erano appostati ovunque, lui era adorabile, scoppiavo a ridere di continuo, specie con Ceccherini, fu divertentissimo, anche se a volte mi rivedo in una scena e mi dico: ‘Mizzica, come l’ho recitata male!’”.

La sua fortuna è stata la palestra di Indietro tutta! con il clan di Renzo Arbore. Fu quello il suo esordio, che oggi definisce “un disastro”. “Mi presentai davanti a Arbore, Alfredo Cerruti, Arnaldo Santoro, Nino Frassica, capirai, mi presero in giro senza pietà – ammette divertita –. ‘Cosa sai fare?’. ‘Nulla’. Ero un’imbranata. Avevo il cuore in gola e le orecchie viola. Alla fine mi scelsero forse per compassione, per fortuna ero fotogenica”.

Maria Grazia Cucinotta a Verissimo
Maria Grazia Cucinotta a Verissimo (foto: MediasetPlay)

Maria Grazia Cucinotta, Indietro tutta “un grande caos”

L’atmosfera a Indietro tutta! era elettrica. “Mi ritrovai in un grande, allegrissimo caos – racconta oggi – dove tutto era improvvisato, per me era la prima volta in tv, non sapevo come muovermi, non capivo niente, però ero contenta così. Appena si accendeva la telecamera, le Ragazze Coccodè e le Cacao Meravigliao si contendevano l’inquadratura sgomitando, come la palla in un campo da rugby, volavano in aria nuvole di piume, per mantenere l’ordine hanno separato i camerini”.

Sono passati più di trent’anni dal debutto sul grande schermo: il film era Vacanze di Natale ’90 con Boldi e De Sica, doppiata da Simona Izzo “perché avevo ancora un accento siciliano troppo forte”. Presto sarà in Brividi d’autore, il nuovo thriller di Pierfrancesco Campanella, in arrivo nelle sale e sulle principali piattaforme digitali. Ma intanto il suo sogno l’ha realizzato: quando da “semi sconosciuta in un cast stellare”, figlia di un portalettere, Massimo Troisi, su indicazione dell’allora fidanzata Nathaly Caldonazzo, la scelse per il ruolo di Beatrice ne Il postino. “Per timidezza parlavo velocissima, avevo paura di rubare troppo tempo – ricorda ora –. Con me c’era Renato Scarpa, meraviglioso, quando è mancato l’anno scorso mi ha lasciato un vuoto enorme”.

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